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Il Faggio del Piancone

Aperto da edecapitani, Martedì, 18 Ottobre 2022, 16:42:08

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edecapitani

Il Faggio del Piancone: altitudine 1522 m, altezza della pianta 28 m, circonferenza del tronco misurata a 130 cm da terra 9,30 m, diametro della chioma 30 m, età stimata circa 320 anni secondo alcuni, 600 secondo altri (tra cui il sito del FAI), 2h e 30' circa di cammino e 750 m di dislivello in salita per raggiungerlo dopo aver lasciato la macchina a Giabbio (Casargo), 10 kg di materiale fotografico sulle spalle. Impressionante la ramificazione delle radici che permettono alla grande pianta di aggrapparsi ad un pendio piuttosto ripido contribuendo al contempo a trattenere l'acqua e a mantenere compatto il terreno. Purtroppo la pianta è in uno stato di equilibrio delicato, rischia di cedere sotto il peso dei suoi stessi giganteschi rami, grandi come tronchi. Uno di questi si è recentemente spezzato, senza però intaccare la maestosità della pianta.
Ho fotografato in totale solitudine, circondato solo da lanute e cornute capre. Mi sembrava di essere, se non proprio Heidi, almeno Peter nell’animo o suo nonno per la vetustà delle mie membra.

Il faggio si trova in Val Piancone (da cui il nome), una collaterale della Val Marcia, a sua volta collaterale della Val Varrone.
Si cammina sulle pendici del Pizz d'Alben, girando intorno alla vetta da nord in senso antiorario.
Si parte da Giabbio, si attraversa il torrente Varrone sull'antico e bellissimo ponte Bonom, si sale all'Alpe Ariale lungo una mulattiera tracciata sul versante orientale della Val Marcia e che attraversa boschi di latifoglie e alcuni “lööch”, i gruppi di case in pietra che sorgono sugli alpeggi e che meritano una futura e apposita escursione fotografica. Poco sopra il rifugio Ariàal (molto gentili i rifugisti) inizia il tratto più impegnativo per arrivare al faggio. Continuando a camminare sulle pendici del Pizz d'Alben, si attraversa un'antica faggeta con alberi imponenti. Poi, valicato un crinale che sale alla vetta del monte, il sentiero prosegue sul versante settentrionale della Val Piancone e si fa sempre più stretto e impervio e richiede attenzione. Si attraversa infine un bosco di betulle, il sentiero, seppur minuto, si fa più tranquillo ed infine tra i rami del bosco appaiono visioni parziali dei grossi rami del faggio ed ecco che si sbuca nell'ampia e ripida area che, con le sue imponenti radici, il faggio si è creata.

Sarei rimasto lì per ore e la fotografia rischia sempre di farmi perdere il senso del tempo ma, in questo caso, i limiti di tempo me li sono imposti a causa della luce, non quella necessaria per fotografare ma per vedere dove mettere i piedi: è un territorio splendidamente solitario e recentemente il soccorso alpino è dovuto intervenire per recuperare escursionisti che si erano perduti. Io porto sempre con me una pila frontale da alpinismo in caso di oscurità ma ho preferito non rischiare. La sera sono effettivamente arrivato al buio alla mia auto ma, superato il rifugio Ariàal, non è un problema perché, volendo, anziché dal sentiero si può scendere dalla carreggiabile sterrata, lunga ma priva di pericoli.

È un'escursione che consiglio con qualche precauzione: 1) scarponi indispensabili, no scarpe da tennis. Ci sono tratti molto ripidi ed altri esposti, traversi in cui la traccia, larga una scarpa e ricoperta di erba scivolosa, attraversa pendii molto ripidi. Alcuni punti sono attrezzati con catene, non che serva l’imbragatura da ferrata ma la loro presenza rende l’idea. 2) I tempi e la luce. Si dice sempre che in montagna bisogna guardare dove si mettono i piedi, aggiungerei che bisogna anche ricordare dove si sono messi i piedi all’andata. Volendo si può optare per la soluzione di Pollicino, oppure creare una traccia gps.

Le foto sono state scattate con Sigma dp0q (foto 2, 3 e altre nella galleria completa), dp3q (8 e altre nella galleria completa), Canon Eos R5 con RF 24-105 f/4 L (tutte nella galleria completa) e TS-E 24 f/3.5 LII (1,4,5,6,7 e altre nella galleria completa)

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Sotto il link alla galleria completa. Il paese che si vede nelle prime foto è Premana, un luogo particolare in cui pressoché l'intero paese fabbrica coltelli e forbici. In bn due foto delle Stalle d'Alben, uno dei "looch" del territorio e il ponte Bonom.

https://postimg.cc/gallery/2CRJ8Cs



  • Enrico
     

brigante

  • Marco
     
Prendi la macchina fotografica e vai.

EXCEL

è stupendo e le tue foto gli rendono pienamente giustizia. Chissà a quante persone a animali avrà dato rifugio, grazie.
www.roberto-monachello.com
Sigma SD15 + Sigma 18-200 C

edecapitani

  • Enrico
     

Rik68MI

Riccardo arch. Battaglia
Dp0 quattro

clax

Gran bel "lavoro" Enrico, complimenti.
Ammirazione e anche "invida" guarda!  :)
  • Claudio
     

Joserri

Sono radici legate al fuoco interiore; e le foglie sono bellissime!


:D
  • Ric
     

edecapitani

Grazie tik!
Grazie clax!
Grazie Joserri!
  • Enrico
     

Met

Monumentale.

Letteralmente.

Quella con le capre in primo piano è meravigliosa.
È bello cio che piace senza concetto.

edecapitani

  • Enrico
     

hobbit

Meraviglioso, fotografato stupendamente!!!!  :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si:

Dal punto di vista tecnico con queste miniature non si apprezza il dettaglio, ma solo l'equilibrio cromatico generale, più freddo nel Foveon, più caldo per la Canon che trovo più coinvolgente in questo specifico caso.
Francesco https://www.instagram.com/hobbitfrank/

La vita dell'uomo consiste nell'affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione.
San Tommaso D'Aquino

Sigma Dp1q,  Sigma Dp3q
Olympus E-pm1, Panasonic Gx7, Panasonic G90, Zuiko 9-18, Zuiko 14-42, Lumix 20mm, Leica 25mm, Sigma 60mm, Zuiko 75-300

edecapitani

Grazie Francesco.
Hai assolutamente ragione sulla differenza di colori tra Canon e Foveon. Io spero di avvicinarmi prima o poi a quel che ottiene Eros Penatti che, qualsiasi sia la fotocamera che utilizza arriva sempre allo stesso risultato nei colori. Quel che preferisco del foveon è che secondo me ha una maggior ricchezza di colori, le foto con Canon sono più "calde" ma hanno una dominante... Piano piano studio Photoshop.
  • Enrico
     

Rino

Citazione di: edecapitani il Sabato, 22 Ottobre 2022, 20:14:58
Grazie Francesco.
Hai assolutamente ragione sulla differenza di colori tra Canon e Foveon. Io spero di avvicinarmi prima o poi a quel che ottiene Eros Penatti che, qualsiasi sia la fotocamera che utilizza arriva sempre allo stesso risultato nei colori. Quel che preferisco del foveon è che secondo me ha una maggior ricchezza di colori, le foto con Canon sono più "calde" ma hanno una dominante... Piano piano studio Photoshop.

Enrico perdonami, le foto sono globalmente belle tutte, ma quelle Canon, oltre ad essere più calde, sono meglio sviluppate, quindi apparentemente migliori. A nulla serve il file di migliore qualità del Foveon se poi viene sviluppato male: in particolare le luci e le alte luci sono troppo chiare e sbiadite. Per le foto piccole mi viene spontaneo preferire Canon, ma - viste grandi - quelle del Foveon sono un altro pianeta: devi solo imparare a svilupparle meglio e, stesso con SPP, potevi andare ben oltre.

Il secondo punto è quello di uniformare la resa dei servizi misti ed è meno difficile di quello che sembra: sai quante volte ho mischiato foto scattate con Sony, Foveon e smartphone? Di piccole dimensioni era impossibile distinguerle.
Giusto ora sto approfondendo l'argomento con la mia lezione su SPP e, se non erro, mi avevi scritto che volevi farla: la troverai ampliata e migliorata rispetto a quella che avevi scelto. ;) Le lezioni sono continuamente in progress grazie alle problematiche che voi stessi mi presentate e, se il problema viene risolto, diventa parte della lezione. Mai vista, in tanti anni, una lezione più mutevole ed in continua crescita di questa! :)

edecapitani

Grazie Rino, io insisto a condividere foto qui anche perché so che possono arrivare commenti come questo.
Per le tue lezioni, spero di cominciare a breve. Avrei già iniziato due settimane fa ma nel giro di tre giorni mi so sono rotti il semiasse dell'auto e la lavatrice. Son dolori.
  • Enrico
     

Eros Penatti

Enrico, grazie per le indicazioni, conosco Premana, oltre ad essere famosa per forbici e coltelli è nota ai fotografi per l'evento che si tiene in autunno "Premuna rivive l'antico"  : https://www.premanarivivelantico.it
L'escursione al faggio non fa per me, sono una "pippa" in montagna soprattutto dove percepisco un po' di rischio... oltretutto ti sei portato un bel peso nello zaino solo per fotografare... chapeau !!
Ti ringrazio anche per la citazione, in realtà faccio sempre le solite quattro cose con PS...
Circa le fotografie della galleria, sono tutte belle !! Eccellente quella con le capre in piano piano, te la invidio  :)), le hai anche caricate con una dimensione giusta per apprezzarle.
Tra Canon e Foveon...  sono cose diverse, non c'è meglio una o l'altro, sono cose diverse e mai come in questa galleria si può apprezzare i pregi di uno o dell'altro, al Foveon occorre dedicargli qualche attenzione in più, ce lo siamo detti più volte.
Con Canon fai qualche regolazione in ACR, la parte creativa la si fa in PS.
Con il Foveon devi sviluppare bene in SPP e comunque, la parte creativa sempre in PS.
Il corso di Rino, credo sia fondamentale per approcciare ad un giusto sviluppo del Foveon !
Se parliamo di fotografia documentativa credo tu sia sulla strada giusta, io non saprei fare meglio di te...
Ancora complimenti  :si: