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È meglio sovraesporre o sottoesporre?

Aperto da evilworld, Domenica, 20 Dicembre 2015, 19:30:55

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Farenzi

per chi ci vede poco...come me in questo periodo l'istogramma è piccolo.

mi affido al mio metodo e una leggera rettifica in PS.
SD15 - 18-50, 50 macro, 180 macro, 20 mm. 24-70 mm.
70-200 mm. 35-80 mm. ...
dp2 m. SDQ.

Joserri

Citazione di: Italo il Sabato, 12 Marzo 2016, 11:03:21
Certamente allenarsi ad una verificata metodologia "occhiometrica" può formare una cultura fotografica tradizionale ma, visto che oggi il problema c'è solo con le reflex (e storicamente precedenti)... cosa ne dite del solo istogramma di luminanza insieme all'inquadratura sul display delle DPm o sul nuovo EVF sigma? 
Vista la progressione geometrica della tecnologia, non credo che nel breve termine dei prossimi 10 anni vedremo ancora qualcuno col Lunasix in mano, quindi perché cercare di acquisire una sensibilità che già si prevede non verrà più usata? ;)


Purché si usino con luce incidente, dureranno secoli. E per la luce specchiata, sapendo quello che si fa e come un sensore digitale è, anche.  :ohi:
  • Ric
     

elerum

Il problema del esposizione sulla luce riflessa nasce da come viene riflessa la luce da vari colori ma anche dai vari materiali, basta imparare questi trucchetti e non si hanno grossi problemi esempio il rosso riflette molta più luce del verde ma anche del blu e da qui nasce il grosso problema che il foveon (e non solo) "spara" i rossi, poi un altro esempio, dipenderà moltissimo anche dalla tonalità di rosso, se un rosso piatto/cupo su un materiale vellutato rifletterà molto meno e anche l'esposizione per luce riflessa su di esso risulterà accettabile , se invece e un rosso vivace/acceso su una superficie lucida (carta o petali dei fiori per esempio) capita di dover  sottoesporre anche di un stop intero per non bruciarlo/spararlo vs magenta; In somma, con una luce ad alto contrasto (sole che picchia) la coperta e corta e se abbiamo dei rossi nella scena diventa ancora più corta
  • Micky
     
IL FOVEON SCEGLIE LA PERSONA CON CUI STARE E NON LA PERSONA IL FOVEON

se Tu hai una mela ed io un altra mela e ce li scambiamo avremo sempre ognuno una mela invece se io ho un idea e Tu un altra idea e ce li scambiamo allora ognuno di noi avremo due idee
George Bernard Shaw


PS: Non sono un "Photographer" ma un artigiano della fotografia  ;)

Italo

L'istogramma di luminanza mostra la luce ricevuta da tutti i pixel del sensore entro la sua gamma dinamica e con un solo sguardo si può capire, prima di scattare, se si è nei limiti o se sia il caso di aumentare o ridurre l'esposizione. Se le nuove SDQ permettono questo controllo anche nell'EVF, come già scritto, il problema rimane solo sulle reflex.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

elerum

Citazione di: Italo il Domenica, 13 Marzo 2016, 11:24:14
L'istogramma di luminanza mostra la luce ricevuta da tutti i pixel del sensore entro la sua gamma dinamica e con un solo sguardo si può capire, prima di scattare, se si è nei limiti o se sia il caso di aumentare o ridurre l'esposizione. Se le nuove SDQ permettono questo controllo anche nell'EVF, come già scritto, il problema rimane solo sulle reflex.
Appunto, il problema rimane sulle reflex .
Invece io non ho ancora capito bene come comportarmi se sul istogramma (impostando istogramma dei tre canali primari) il colore rosso (od un altro) mi va a pico oltre in verticale.
  • Micky
     
IL FOVEON SCEGLIE LA PERSONA CON CUI STARE E NON LA PERSONA IL FOVEON

se Tu hai una mela ed io un altra mela e ce li scambiamo avremo sempre ognuno una mela invece se io ho un idea e Tu un altra idea e ce li scambiamo allora ognuno di noi avremo due idee
George Bernard Shaw


PS: Non sono un "Photographer" ma un artigiano della fotografia  ;)

Italo

CitazioneInvece io non ho ancora capito bene come comportarmi se sul istogramma (impostando istogramma dei tre canali primari) il colore rosso (od un altro) mi va a pico oltre in verticale.
Beh... se la foto è già scattata con un canale saturato l'unico modo per rimediare è andare nel controllo della saturazione selettiva in PS e cambiare la tonalità/saturazione del solo colore saturato.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Sardosono

No, no, non sono d'accordo, almeno per la mia esperienza tra le due strade non c'è confronto e neanche storia.

A parte il fatto che gli istogrammi in ripresa di TUTTE le fotocamere che mi sono passate fra le mani sono talmente approssimativi da essere praticamente inutili (è una delle cose che controllo con attenzione per ogni fotocamera), e che anche se fossero precisi per essere utili dovrebbero essere presentati tutti e quattro (luminanza e i tre colori), anche prescindendo da tutto questo rimane comunque una tolleranza fisiologica rispetto alla misurazione per luce incidente di circa più o meno un terzo di stop, cioè un margine di errore di DUE terzi di stop che per me sono troppi, perché non permette di conoscere con esattezza il punto di inizio della bruciatura delle altissime luci.

Per quanto la tecnologia possa progredire questa tolleranza è nella pratica ineliminabile, perché per poter valutare le altissime luci occorrerebbe presentare la distribuzione delle quattro componenti dell'ultimo mezzo stop espansa almeno quanto tutto il resto dell'istogramma. Certo si potrebbe fare, ma nessuno lo ha mai fatto finora e dubito che lo faranno mai.

In ogni caso, ripeto, per rientrare in questi 2/3 di stop di margine d'errore è necessario che l'istogramma in ripresa sia preciso quanto quello ottenuto a posteriori dall'immagine ripresa (se ne conoscete qualcuno mi farebbe piacere sapere quali sono le fotocamere) e completo (quattro istogrammi), e finora io non ne ho trovato nessuno. In mancanza di questo, l'istogramma che si trova attualmente nelle fotocamere è per me del tutto inutile (almeno per le mie esigenze e pretese) ed in genere inferiore o al massimo pari a quanto ottenibile con la misurazione valutativa della fotocamera.

Ma anche se sulla fotocamera avessi disponibile un simile ottimo istogramma in ripresa, personalmente non lo userei lo stesso perché è comunque (almeno per me) molto più rapida, semplice e precisa la misurazione della luce incidente (fatta con o senza esposimetro a mano). Quindi quale sarebbe il vantaggio di usare l'istogramma? Quello di risparmiare la fatica di portarmi appresso un esposimetro? Beh, io non lo porto più d'abitudine con me da quasi trent'anni, da quando cioè sulle fotocamere esiste la misurazione spot: con quella ed un piccolo cartoncino (basta 10x15 cm, bianco da una parte e grigio 18% dall'altra) ottengo la misurazione della luce incidente con la stessa precisione del miglior esposimetro a mano. Quindi ripeto, quale sarebbe il vantaggio? Evitare di portarmi appresso un cartoncino?

E tutto ciò senza contare il fatto che con l'istogramma dovete valutare l'esposizione AD OGNI SCATTO, mentre per luce incidente la misuri UNA VOLTA e poi finché non cambia la luce non ci pensi più. Vi pare poco?!...
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

leleros

Ok ok il cartoncino, ma qual'è la maniera corretta d'utilizzo? Quando usare la faccia bianca e quando la grigia? Con il flash come bisogna comportarsi?

Devo anche dire che con le fotocamere digitali che mi son passate tra le mani (in Raw) si hanno ottime probabilità di recuperare gli stop persi con la cattiva esposizione.
La tecnologia ci mette a disposizione gli strumenti (ad es. i tre modi esposizione a bordo macchina), se bruciamo particolari importanti che risiedono nelle luci così come nelle ombre, vuol dire che abbiamo cannato di brutto, oppure che non conosciamo ancora a fondo il carattere dell'attrezzatura :(
  • Rosario
     

Italo

CitazioneA parte il fatto che gli istogrammi in ripresa di TUTTE le fotocamere che mi sono passate fra le mani sono talmente approssimativi da essere praticamente inutili...
Forse quelli del mosaico! In ogni caso, adesso che ho la DP2m posso adottare quel metodo e mi farò un'idea più precisa.. i primi test in giornate di pioggia non mi hanno smentito, vedremo in seguito col sole.
Comunque ragazzi.... l'AF sul sensore dona pace all'anima del fotografo!  ;)
  • Italo
     
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evilworld


Italo

Citazioneinsomma non ci ho capito niente
Per restare coerenti al quesito iniziale direi che, a seconda del soggetto, sia meno "pericoloso" sottoesporre, in tal modo e' meno probabile bruciare luci "importanti" (come i riflessi su visi lucidi) ma si rischia di avere ombre chiuse che celano rumore ma che, se non contengono importanti dettagli, possono benissimo restare chiuse.
Al contrario, se fosse "bruciato" un cielo senza nuvole, uniformemente chiaro e lattiginoso, un eventuale recupero non porterebbe alcun vantaggio estetico. 
Sono consigli difficili da mettere in pratica perche' presuppongono uno studio preventivo della ripresa che richiede un tempo che non tutti sono disposti a concedere.
  • Italo
     
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Sardosono

Citazione di: Italo il Lunedì, 22 Agosto 2016, 12:34:57Sono consigli difficili da mettere in pratica perche' presuppongono uno studio preventivo della ripresa che richiede un tempo che non tutti sono disposti a concedere.
ESATTO!!!
Proprio questo è il punto, Italo, centrato in pieno!   :si:

E adesso vi TEDIO con alcune riflessioni.... :azz:  :gh: :P

La domanda che fa da titolo a questo topic è sostanzialmente senza senso, perché è del tutto evidente che è meglio SEMPRE E SENZA ECCEZIONE esporre in modo ottimale. Ma allora cosa sottintende questa domanda?! Beh, se siamo onesti con noi stessi, allora la domanda andrebbe formulata in questo modo:

"Premesso che sono ben consapevole che sarebbe sempre meglio esporre in modo ottimale, siccome non ho voglia/tempo/energie-mentali da dedicare ad imparare come esporre in modo ottimale ed altresì non ho trovato - né in giro, né qui sul forum - alcuna regoletta spiccia che mi permetta di esporre in modo ottimale senza pensare troppo, allora vi domando: per esporre in modo approssimativo cosa è meno peggio fare? è meno peggio sbagliare sottoesponendo, oppure sovraesponendo? quale è il miglior compromesso?"

Ma quale è la speranza che si nasconde dietro questa "ricerca"? Non lo sapete?! Bugiardi! Lo sapete benissimo quanto me! La speranza "segretamente custodita nel subconscio" è quella di impostare una volta per tutte il correttore in sovra o sotto esposizione di UN TOT e di non pensarci più!

Sì, sì, sento bene il coro di proteste: "ma quando mai", "io non sono così ingenuo", "oggi Sardosono è velenoso", "no, oggi Antonello è proprio acido, deve aver digerito male", ecc, ecc. Mah, può darsi che io stia un po' esagerando, ma giusto un po'.

Comunque, che io stia esagerando o meno, rimane il fatto che la domanda non ha senso, né logico, né pratico. Vediamo perché.

Quando ci si discosta dalla esposizione ottimale c'è sempre un prezzo da pagare.
Non c'è alternativa, non c'è escamotage, non c'è scampo. Punto.

Se si va in sovraesposizione si bruciano IRRIMEDIABILMENTE le alte luci, tanto più quanto quanto più si sovraespone.  E sia ben chiaro che "irrimediabilmente" vuol dire "irrimediabilmente", cioè che non c'è modo né di evitarlo né di metterci una pezza in post-produzione.

Se si va in sottoesposizione si è sicuri di salvare le alte luci (addirittura possono migliorare), ma INEVITABILMENTE aumenta il rumore nelle ombre, tanto più quanto quanto più si sottoespone.  E sia ben chiaro che "inevitabilmente" vuol dire "inevitabilmente", cioè che non c'è modo di evitarlo, anche se si può provare a metterci una pezza in pp.

Quale delle due è peggio? sovraesporre o sottoesporre?
La risposta è: dipende!

Come ha detto Italo, se le massime luci sono costituite dal un cielo lattiginoso, beh, che ci importa di bruciarlo? tanto non contiene dettagli in ogni caso, meglio allora minimizzare il rumore nelle ombre. Questo è un caso che si può gergalmente definire come "alte luci sacrificabili" (*)
Ma se al contrario stiamo eseguendo un ritratto certamente vorremo preservare il dettaglio delle luci per quanto è possibile, fino al limite del bianco puro. Ecco che in tal caso, se non abbiamo certezza di quale sia l'esposizione ottimale, meglio tenersi alla larga dal rischio di bruciare le luci sottoesponendo leggermente, con buona pace dell'incremento del rumore nelle ombre, pazienza.

Insomma, in parole povere, non c'è e non ci può essere alcuna regoletta spiccia di uso generale che ci possa venire in soccorso, ovvero non c'è modo di evitare le seguenti due necessità:
1) pensare PRIMA dello scatto
2) comprendere bene e a fondo le implicazioni di quello che stiamo facendo

Avrei finito, tuttavia non posso fare a meno di ripetere in tutte le salse quanto segue:
A) non si può comprendere davvero la tecnica dell'esposizione senza capirne le basi
ma è anche vero che
B) le basi dell'esposizione sono quelle della "luce incidente" che portano alla esposizione ottimale
ergo
C) per comprendere davvero la tecnica dell'esposizione occorre conoscere bene l'esposizione per luce incidente
ma poiché
D) l'esposizione per luce incidente (su cartoncino o con esposimetro a mano) è il modo più sicuro, semplice e veloce per esporre
nasce la domanda
E) ma perché perdere tempo a cercare alternative?

Adesso ho concluso davvero.
Se poi qualcuno volesse approfondire come si effettua una misurazione per luce incidente col cartoncino (quando e come si usa quello grigio, quando e come quello bianco), poiché non ricordo più se e dove l'ho già spiegato, vedrò di aprire un topic apposito appena avrò il tempo.



(*) ma sia chiaro che se esponete per luce incidente sul soggetto non avete neanche da pensarci perché il problema non si pone, in quanto questo genere di alte luci sacrificabili vengono sacrificate automaticamente.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Italo

Ciao Antone'! (la tastiera inglese del notebook e' comodissima per l'universalita' d'uso dell'apostrofo)  ;)
Complimenti per l'artistico avatar e per l'ennesimo "pistolotto".  :))
Attendo fiducioso il tutorial, in specifico topic, per misurazione di luce incidente con fotocamera.
A proposito... si puo' fare anche con le compatte? Ancora non conosco a fondo le DP. ::)
  • Italo
     
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Sardosono

Ciao Italo, sono contento che ti piaccia il mio nuovo avatar!  :))

Ero stufo di quello solito e proprio "a fagiuolo" mi hanno fatto questa elaborazione (su un bel ritratto che mi piaceva - cosa rarissima! - che mi ha fatto Mariano con la mia stessa fotocamera), mi è piaciuta molto anche l'elaborazione - cosa ancor più rara - e l'ho messa come avatar.   :D

Certo che si può fare la misurazione incidente anche con le compatte, basta che sia disponibile la misurazione spot o semi-spot (in caso di necessità si riesce anche usando quella a prevalenza centrale o integrale, ma risultano più scomode perché occorre inquadrare il cartoncino per intero).
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

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evilworld

Citazione di: Sardosono il Lunedì, 22 Agosto 2016, 15:12:45

La domanda che fa da titolo a questo topic è sostanzialmente senza senso, perché è del tutto evidente che è meglio SEMPRE E SENZA ECCEZIONE esporre in modo ottimale.

Ho fatto questa domanda perché in una video recensione della sigma quattro nei punti di alte luci si vedevano tutti colori inventati che non centravano nulla con la scena, e il recensore diceva che per risolvere il problema doveva sottoesporre tutta l'immagine che poi era possibile recuperarla in post senza problemi.

Ecco qui si vede
https://youtu.be/o7ktvDUyTyU?t=6m49s