"Ferdinando Scianna. Viaggio racconto memoria", Musei San Domenico, Forlì

Aperto da pacific palisades, Mercoledì, 07 Novembre 2018, 23:48:54

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pacific palisades

Oggi ho visto la mostra "Ferdinando Scianna. Viaggio racconto memoria" (Musei San Domenico, Forlì).

Le fotografie sono stampate, come va di moda oggi, in formato enorme così diventano televisori. Sembra di entrare in un centro commerciale. Sarebbe più elegante un formato "a misura di mano", come fossero pagine di un libro, in modo che il visitatore si avvicini. Non sono nemmeno negativi nati per essere stampati così grandi, probabilmente sono digitalizzati e interpolati con qualche algoritmo, comunque stampati così sono brutti. Oltretutto non è indicata la tecnica di stampa - forse plotter.

La disposizione seguiva in parte la moda delle "costellazioni", scomoda perché le immagini raggruppate hanno altezze molto diverse, particolarmente non hanno senso le "costellazioni" intorno a uno spigolo!

Poi l'esplosione delle serie, quando forse sarebbe stato meglio per il lavoro di Scianna mantenere la coerenza di luoghi e periodi.

La scelta: non si può esibire un ritratto di Cartier-Bresson seduto al tavolino di un bar come un turista soltanto perché è Cartier-Bresson. Sicuramente durante la lunga amicizia che li ha legati Scianna avrà colto qualche foto più bella.

Infine, altra moda, c'era "l'installazione", ovvero un accrocchio avvolgente, uterino in cui le fotografie in bianco e nero erano stampate sulla gomma, perdendo il nero e trasformandosi in ammenicoli iconici.

Per fortuna l'allestitore non ha seguito la quarta solita moda, quella dei tendaggi/veli.

A parte questo le sole fotografie che mi sono arrivate sono del periodo in cui Scianna ha lavorato per la moda, lì mi pare dimostra un istinto - però non c'era bisogno di dedicare una sorta di cappella a Marpessa con immagini alte due-tre metri. Il resto boh non mi colpito, ma sarà colpa mia se non del curatore-allestitore.

Scianna è di una simpatia unica, intelligentissimo e scrive molto bene.

A parte tutte queste cattiverie la mostra è bella e vale la pena.

Qui il sito ufficiale della mostra.