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B/N raw impossibile?

Aperto da Lorenzo, Lunedì, 05 Ottobre 2015, 12:50:28

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Sardosono

Come ha già detto Italo, il problema che la semplice desaturazione non produca risultati di base soddisfacenti riguarda solo il mosaico, non il Foveon (che è già formato da TRE immagini tutte monocromatiche solo con differente picco cromatico). I vari sistemi delle maschere sono comunque procedure U.C.A.S. (Ufficio Complicazioni Affari Semplici) anche quando applicate al mosaico (*), ma diventano ridicolmente inutili (talvolta anche peggiorative) col Foveon.

Quindi il mio suggerimento per il BN dal foveon è il seguente.


TRATTAMENTO RAFFINATO
- lavorate l'immagine in SPP a colori
- salvate in jpeg (**)
- apritela in LightZone
- desaturate completamente
- spostate lo HUE fino a trovare un equilibrio della conversione dei colori che vi soddisfi (***)
- adesso lavorate l'immagine ESCLUSIVAMENTE PER LIVELLI, senza MAI toccare luminosità né contrasto né esposizione (****)
- salvate in jpeg i vari risultati che vi soddisfano
- scegliete fra quelli salvati quello che preferite


TRATTAMENTO ULTRA-VELOCE
- lavorate l'immagine in SPP a colori
- salvate in jpeg (**)
- apritela in qualunque altro programma
- separate i tre canali del rosso, verde e blu in monocromatico
- scegliete quello che più vi aggrada
- aggiustate luci e ombre senza toccare il contrasto
- salvate


TRATTAMENTO VELOCE COL SOLO SPP
- desaturate completamente
- lavorate l'immagine già in bianco e nero
---- regolate l'esposizione dello stretto indispensabile
---- non vi azzardate a toccare il contrasto
---- selezionate lo HUE attraverso la ruota del bilanciamento dei colori
---- regolate prima le ombre
---- date qualche punto di fill-light, massimo tre, nel dubbio meglio uno in meno che uno in più
---- regolate infine le luci se ancora necessario
---- se ritenete di dover DIMINUIRE il contrasto fatelo adesso
---- se invece sentite il bisogno irrefrenabile di aumentare il contrasto non lo fate, ma aumentate la nitidezza
---- se persiste il desiderio di aumentare il contrasto ancora non lo fate, ma ripetete la regolazione di ombre, luci e fill-light, nell'ordine
---- se ancora non basta e l'istinto di aumentare il contrasto vi corrode le budella allora datene qualche punto, ma siate tirchi come Paperone
- adesso salvate in jpeg, con qualità impostata a 10

A questo punto opzionalmente potete riaprire il jpeg finale in SPP per dare un leggero tono caldo o freddo all'immagine, a vostro piacimento, usando il cerchio della regolazione dei colori; vi consiglio di provare con 7M+14Y, il mio preferito, che avvicina molto e ricorda il tono leggermente caldo delle stampe su carta Ilford Ilfobrom Galerie, quella degli anni '80, non la versione moderna che è quasi neutra. Trovata la regolazione che più vi aggrada, salvate di nuovo, meglio se con altro nome, meglio ancora semplicemente aggiungendo al nome un suffisso significativo.

Questo è il trattamento base, che partendo da un'immagine ben esposta vi permette di ottenere risultati molto filmici, che ricordano molto una Ilford FP4. Se l'immagine di partenza è buona i controlli offerti da SPP sono sufficienti per la maggior parte dei casi, anzi, giocando ed abusando con contrasto, ombre ed alte luci potete facilmente emulare varie altre pellicole, per esempio Ilford HP5 e Kodac Tri-X. Nel prossimo post vi presento un esempio di doppio trattamento, tutto in SPP.



(*) il trattamento raffinato del bianco e nero si fa indiscutibilmente per livelli tonali (alla LightZone per intenderci, o con procedure semplificate ma equivalenti), tutto il resto sono masturbazioni mentali che girano in rete, anche e soprattutto tra i professionisti, i quali sono bravissimi a raggiungere gli stessi migliori risultati impiegando però il quadruplo del tempo e della fatica, come ho più volte dimostrato a tanti di loro.

(**) come ho detto e soprattutto spiegato tante volte, il salvataggio in tiff non serve a nulla, non vi dà una virgola di informazione utile in più, checché se ne dica sulla rete. Il tiff è utile solo in pochissime circostanze, in particolare quando si interrompe una lavorazione per riprenderla successivamente.

(***) a titolo d'esempio questo equivale pienamente a fare tre livelli in PS, uno per ogni colore, e regolarli separatamente

(****) beh, lo so che è generico, ma non posso certo stare a spiegare qui come funziona LightZone
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Sardosono

Ecco l'esempio promesso. Sono tutte a grandezza naturale, senza riduzione. La prima è l'immagine originale, la seconda è il trattamento standard (tipo Ilford FP4) e la terza a contrasto sbilanciato sulle luci (cioè più alto nelle luci e più basso nelle ombre, tipo Ilford HP5), entrambe con mapping tonale 7M+14Y.

Sono trattamenti molto leggeri, proprio a titolo d'esempio, il primo della qualità del risultato ottenibile direttamente in SPP anche senza disporre dell'opzione monocromatico (disponibile solo per Merrill e Quattro), il secondo della versatilità di trattamento. Ma ovviamente nulla vieta di lavorare l'immagine in modo assai più "grintoso".

Sigma SD15 + 17-70mm f/2.8-4 OS Macro, 1/320 f/3.5 iso 100 @ 42mm (70mm equivalente)





Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Lorenzo

 ???
Beh, che dire.... farò tesoro della procedura per spp, perché non uso altri software per ora.
Grazie infinite per gli esempi e le spiegazioni!!!
Solo una domanda: HUE cosa sarebbe? :-[
Il primo trattamento dei due mi piace molto di più.
  • Lorenzo
     
Sono contrario, ho alternative.

Sardosono

Lo HUE è uno dei tre parametri del modello HSL (Hue Saturation Lightness = Tonalità Saturazione Luminosità), che in italiano si traduce appunto in tonalità.

Non saprei proprio come spiegare a parole cosa comporti all'immagine una variazione tonale. Per capirlo la strada più efficace e semplice è quella di provarlo. Apri una foto a colori in un editor qualunque e cerca da qualche parte il controllo HUE (o Tonalità/Tono), in genere affiancato, preceduto o seguito dal controllo saturazione e di norma anche quello di luminosità. Quindi muovilo da una parta all'altra, prima velocemente poi più lentamente, ed osserva quel che accade ai colori. Ora riduci la saturazione a zero e ripeti gli spostamenti, osservando nuovamente quel che accade all'immagine monocromatica. In pratica modifica quello che è il rapporto di luminosità relativa tra i diversi colori, ma detto così senza vederlo non aiuta e non spiega nulla.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Italo

La regolazione dello Hue, come ha già detto Sardosono, su un'immagine desaturata in SPP corrisponderebbe all'effetto di un filtro applicato sull'obiettivo usando una pellicola bn (come si usava tempo fa).... per es: trascinando l'indice della ruota dei colori sul valore 100Y + 100M si ottiene il massimo valore di filtratura rossa (occorre uscire abbondantemente dai confini della ruota, senza mai lasciare il tasto del mouse, fino ad ottenere i valori cercati).

Ho creato il grafico allegato per mostrare la relazione tra colori primarii e complementari: ad ogni angolo corrisponde un colore primario composto dai due colori (lati), mentre il lato opposto a quell'angolo è il suo colore complementare, es: il Rosso è formato da Giallo e Magenta in eguale misura ed il suo complementare è il Ciano.   
"Colore complementare" significa colore opposto a quello primario per cui se sommato in eguale intensità a quello primario si ottiene un bianco o un grigio.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Sardosono

La "ruota" dei colori di SPP è appunto un cerchio contenuto all'interno del triangolo dei colori mostrato ed illustrato da Italo, per questo la variazione prosegue anche portando il mouse fuori dal cerchio.

Ma la maggior parte dei software per la regolazione dello HUE non presentano una ruota/cerchio di colori come SPP, bensì soltanto un cursore lineare: anche se di fatto è la stessa cosa, al lato pratico il cursore consente un controllo solo apparentemente più semplice ma in realtà è meno intuitivo (e quindi è più complicato raggiungere il risultato voluto). Ecco perché ritengo preferibile effettuare sempre questa regolazione in SPP piuttosto che dopo in altri software.

Ricordo anche che in SPP oltre che col mouse la ruota colori può essere variata anche con i tasti cursore (più lento ma più preciso), basta cliccare sul pulsante della pompetta lasciandovi sopra il mouse ed i tasti cursore diventano operativi.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

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Lorenzo

Tutte informazioni che non immaginate quanto mi siano utili!!! Grazie Italo e grazie Antonello!
Pensavo di aver finito una volta salvato il b/n che scaturiva da spp dopo le regolazioni.... oggi scopro che posso anche farci altre regolazioni con la ruota dei colori! Proverò a giocarci appena ho un poco di tempo, grazie ancora!
  • Lorenzo
     
Sono contrario, ho alternative.

Aquila

Avevo già installato LightZone circa 18 mesi fa, peccato che sulla mia Debian, quando provo ad aprire un file, s'impalla.