La cosiddetta "qualità dell'immagine" secondo Sigma

Aperto da pacific palisades, Venerdì, 01 Marzo 2019, 18:13:49

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pacific palisades

Qui avevo scritto:

<Quando si fanno discorsi sulla cosiddetta "qualità" dell'attrezzatura bisogna avere in mente che sono riferibili soltanto a un uso molto convenzionale che può essere etichettato come iperrealismo.>

Lo so che quando scrivo queste cose risulto un rompicoglioni, però sono vere e bisogna pensarci.

Infatti durante la presentazione del nuovo sensore full-frame Foveon, è stata mostrata una diapositiva con scritto:

<il termine "qualità dell'immagine" non ha una definizione formale in fotografia ma la nostra definizione può essere riassunta in breve come "realismo".>

Io mi ero espresso in modo più preciso, sia perché avevo suggerito che il realismo è un iperrealismo dato che l'immagine ripresa con il Foveon contiene più particolari di quanti siano visibili a occhio nudo; sia perché avevo notato che il realismo corrisponde a convenzioni della visione-espressione (e in altri post avevo collegato questa spinta tecnologica verso l'uso convenzionale iperrealistico alla necessità di ottenere una spettacolarità spicciola, utile per ricevere attenzione nel mare magno delle immagini pubblicate anche senza doversi spremere il cervello studiando gli autori e facendo un lavoro intellettuale sulla conoscenza del mondo).

Però è davvero notevole che durante la presentazione abbiano ammesso l'estrema problematicità dell'espressione "qualità dell'immagine" (evidentemente non sono l'unico a rilevare la cosa), espressione che invece in ambito fotoamatoriale e spesso anche professionale è data per utilizzabile senza remore.
Ed è notevole che abbiano ammesso che ciò che la fotocamera iperanalitica produce non è la realtà, ma più semplicemente un "realismo", cioè uno stile.






Italo

Citazione... avevo suggerito che il realismo è un iperrealismo dato che l'immagine ripresa con il Foveon contiene più particolari di quanti siano visibili a occhio nudo...
La fotografia non è solo espressione artistica, è anche utile mezzo per dare una risposta ad interrogativi postumi che l'occhio non ha percepito: zoomando un'immagine ad alta risoluzione si può riuscire a distinguere un dettaglio determinante per risolvere un'importante incognita.
È evidente che questo cosi detto "iperrealismo", nella maggior parte dei casi, non serve.... d'altra parte, volendo, si fa presto a ridurre la risoluzione.... è il contrario che sarebbe problematico! 
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

pacific palisades

Sono d'accordo, tra l'altro è proprio la trama del bellissimo film di Michelangelo Antonioni Blow-Up: il fotografo londinese Thomas scatta per caso foto a una ragazza in un parco, poi sviluppa i negativi e ingrandendo le immagini trova la prova di un omicidio.

Credo anche che ogni mezzo espressivo abbia le proprie peculiarità e la fotografia forse, più che come arte visiva, è bella quando è "documentazione", anche poetica ma comunque dentro un rapporto stretto con la realtà. Quando vedo le immagini artefatte destinate alle gallerie, che detesto, mi viene sempre in mente la semplicità delle fotografie dei grandi fotografi italiani, mi viene in mente Mario Dondero che diceva di usare il 50mm perché "non spettacolarizza", o Luigi Ghirri che diceva che nella fotografia "non si deve vedere l'ottica usata". Trovo tutto questo bellissimo.

Poi guardo in rete e trovo fotoamatori con macchine enormi, obiettivi enormi, costosissimi, pronti a scatenare miliardi di pixel, non per fotografare qualcosa del mondo che è degno di essere portato all'attenzione di altri altraverso la fotografia, no, imbracciano le loro cannoniere per fotografare i particolari dei particolari dei particolari. Cioè escono di casa per fotografare niente altro che la nitidezza. Ma quelle possono essere al massimo prove di laboratorio, non ci azzeccano niente con la fotografia.


Italo

Citazione.... tra l'altro è proprio la trama del bellissimo film di Michelangelo Antonioni Blow-Up...
Si, ricordo quel film dei miei anni migliori. 
Citazione...mi viene sempre in mente la semplicità delle fotografie dei grandi fotografi italiani...
In parte, giocoforza di una tecnologia datata e quando non ancora inflazionata.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
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