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Bach e autorialità del sensore

Aperto da agostino, Giovedì, 25 Marzo 2021, 09:52:37

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agostino

Quando ascoltiamo G. Gould suonare Bach, in registrazioni di pessima qualità, ce ne freghiamo dell'autorialità del mezzo di regiastrazione e, a volte, anche di quello di riproduzione (in auto, con mp3). Gli autori sono Bach e Gould che lo rilegge, l'autorialità.

Sono convinto però che Gould non suonasse pianoforti a caso ma scegliesse, tra i tanti, quello con cui esprimere la sua autorialità (profondità del suono, armonici, bellezza, feeling ecc.).
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

E' anche vero che nessuno, dopo aver ascoltato l'apertura delle Variazioni Goldberg, ha mai lodato il pianoforte...
Questa è tra tutte le arti una prerogativa dei soli fotoamatori (maschi) :D

Anzi ora che ci penso meglio, anche degli audiofili (maschi).
Infatti Ghirri lo scrive nelle Lezioni di fotografia:

Nelle riviste di fotografia, nei confronti della fotografia c'è lo stesso rapporto che c'è con la musica nelle riviste dedicate all'hi-fi: non sono riviste nelle quali si impara ad ascoltare la musica o a fare musica, si impara dell'esistenza di varie marche di strumenti, di amplificatori . . . non si parla mai delle cose più importanti, cioè della musica. In fotografia accade la stessa cosa: si parla più del mezzo che del fine, della rappresentazione.

Tra l'altro con la fotografia è tutto molto curioso perché i photophile hanno un rapporto strano con la tecnologia, è come se non la capissero - proprio loro che vogliono adorarla!
Per esempio, ieri sera ho sentito da Gerardo Bonomo un pensiero che anche io ho fatto tante volte (questo mi ha tirato su il morale perché mi sento un po' isolato nei miei pensieri): la tecnologia fotografica ha davvero lottato per ottenere riproduzioni esatte del mondo esterno, eppure oggi il photophile è attratto dalle parti sfocate di una fotografia e per queste ha inventato il nome favoloso di boke :D

agostino

Io parlavo di altro. Come fotografi, anche pippe come me, quando devo scegliere un fp (forte piano) me lo capo per come penso mi aggradi la resa. Poi che io ci tiri fuori grandi cose è un'altra cosa.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

E su questo sono d'accordo, per dire anche io prima di comprare un obiettivo guardo una valanga di foto su flickr con quell'obiettivo per capire se arrivare al fine, cioè la 'rappresentazione', sarà il meno problematico possibile.

Però finisce lì, non è che poi guardo una mia foto cercando la potenza dell'obiettivo (o di un corpo macchina eccetera), a quel punto è solo una questione di leggere il significato portato dall'immagine. Non mi sognerei mai di intitolare una fotografia col nome dell'obiettivo o del corpo macchina per sottolinearne l'autorialità. L'attrezzatura non ha autorialità, il mio distinguo è solo su attrezzatura che pone pochi problemi o molti problemi. La nostra fortuna è che oggi ogni marca produce buona attrezzatura, quello della 'resa' (cioè l'autorialità) è un problema illusorio e autoassolvente. Insomma le considerazioni sull'attrezzatura per me sono circoscritte al momento della scelta.

OneFromRM

Ne potremmo parlare per giorni, ed è un bene. Magari davanti a una tavola.
Tanto cantiamo tutti variazioni della stessa canzone: quello che conta è l'idea. Un foto è bella perché è bella. Nemmeno ho idea di che strumenti utilizzasse Herbert List e non mi interessa assolutamente. Mi piace quella foto (e poi se sono curioso di me cerco di capire perché mi piace proprio quella foto e se posso imparare qualcosa e magari seminare una nuova idea nel rigoglioso terreno delle mie esperienze)
Ma se suono in un'orchestra e mi devo scegliere un violino, accidenti se mi preoccupo di come suona. E no, i violini non sono tutti uguali.
E se ho l'orecchio allenato, quando suona Perlman lo capisco che strumento sta utilizzando.
Ovviamente da passante che ascolta, chi se ne frega... Perlman suonerebbe benissimo anche con il Kiavik. Ma per un appassionato di strumenti, ogni violino ha una sua voce intima.
Bach su strumenti d'epoca non è proprio la stessa cosa di Bach su strumenti moderni. A prescindere da cosa piaccia a me ascoltatore. (Che tipo di corno esattamente usava Bach ai suoi tempi per i concerti brandeburghesi? Ce l'abbiamo noi oggi? Suona uguale?)

E un libro letto su carta non è lo stesso del medesimo libro letto elettronicamente. Autorialità della carta.

Non me ne frega niente di chi abbia prodotto la Sigma DP2 o di chi abbia fatto la Sony. Niente. Ma ho scattato la stessa foto con entrambe. Era la stessa foto. Però non era la stessa foto.
Sono io l'autore, Ho il diritto di dirlo esattamente come (si parva licet componere magna) Van Gogh ha il diritto di dire "quel celeste nella riproduzione non è il celeste del mio quadro"

Io vedo il mondo. Lo scatto. Lo rivedo. E quando vedo il mondo so che una macchina lo vedrà in un modo e un'altra macchina lo vedrà diversamente. Autorialità del mezzo? No.
Ma prova a chiedere a un disegnatore di fumetti se i pennini sono tutti uguali.

pacific palisades

Citazione di: OneFromRM il Giovedì, 25 Marzo 2021, 14:12:36
Ma prova a chiedere a un disegnatore di fumetti se i pennini sono tutti uguali.

Ho frequentato per anni un sacco di ottimi fumettisti. Ognuna e ognuno ha le sue predilezioni sugli strumenti per disegnare, ogni strumento contiene delle possibilità estetiche su cui riflettevano, ma la cosa si chiudeva con la scelta degli strumenti. Non ho mai visto leggere una tavola per la 'potenza' degli strumenti impiegati. Questo è un vezzo tipico dei fotoamatori maschi.
Comunque non voglio nemmeno insistere oltre misura. Anzi per me la cosa sarebbe archiviata da un pezzo come 'usanza misteriosa', ma sei proprio tu One che ogni volta mi triggeri citandomi quando meno me lo aspetto :D

OneFromRM

Citazione di: pacific palisades il Giovedì, 25 Marzo 2021, 14:47:18
Ho frequentato per anni un sacco di ottimi fumettisti. Ognuna e ognuno ha le sue predilezioni sugli strumenti per disegnare, ogni strumento contiene delle possibilità estetiche su cui riflettevano, ma la cosa si chiudeva con la scelta degli strumenti. Non ho mai visto leggere una tavola per la 'potenza' degli strumenti impiegati. Questo è un vezzo tipico dei fotoamatori maschi.
Comunque non voglio nemmeno insistere oltre misura. Anzi per me la cosa sarebbe archiviata da un pezzo come 'usanza misteriosa', ma sei proprio tu One che ogni volta mi triggeri citandomi quando meno me lo aspetto :D

:D :D E' per il gusto della discussione e perché trovo stimolante il dibattito. Ma non è vero che "io ce l'ho più grosso del tuo" (il sensore) sia solo per i fotoamatori maschi

pacific palisades

Allora, ho notato questo, però non penso assolutamente che dipenda da cause biologiche, le cause biologiche le lascio ai neurosessisti.
Le donne fotografano quanto gli uomini, però appaiono soltanto in luoghi 'safe' dove non si parla di tecnicismi.
Ricordo che i vari workshop online di Toscani, in cui soltanto accennare a tecnicismi portava alla damnatio memoriae, erano murati di donne.
Ricordo due incontri online dell'Associazione DIY, di cui faccio parte in modo silenzioso, in cui le donne erano più o meno la metà dei partecipanti, e anche lì il focus è sul progetto non sui tecnicismi.
Ricordo il blog del bravissimo Efrem Raimondi (che purtroppo se n'è andato a 62 anni e la sua bellissima intelligenza mi manca), anche lui disinteressato ai tecnicismi, e donne presenti a manetta.





Ginni

A me i tecnismivnon dispiaccio.
Vado matto per i tutorial dove smontano obiettivi e macchine.
E' bellissimo vivisezionare la propria macchina fotografica.
Smontarla e dimostrare che i progettisti avevano previsto pezzi inutili.

Ma DP1 liscia pre Merrill lo presa anche a martellate ( quando si é bloccata).

pacific palisades

Vero, sono belli, specialmente vedere la meccanica delle fotocamere, c'è una nobiltà della meccanica.

GhostTrack

È vero, le donne sono molto meno attratte dalla tecnica e dai tecnicismi, tanto che talvolta ne sono quasi infastidite e considerano la massiccia presenza di tecnologia in una fotocamera (o in un'automobile) più un problema che una risorsa.
Noi maschietti siamo più basici e ci infervoriamo per aspetti aridi come l'autofocus o il sensore stabilizzato.
Del resto da piccoli le bambine giocano in maniera diversa rispetto ai maschi: noi smontavamo macchinine e ci azzuffavamo per un nonnulla.
Dovevamo "scoprire nuovi mondi" e "costruire una fisicità" che avremmo utilizzato nelle sfide più o meno rituali per la conquista delle femmine o del cibo.
Siamo progettati in maniera diversa perché la natura aveva previsto ruoli diversi: non me ne vogliate, non sto facendo un discorso sessista o machista, sto parlando dell'alba dell'uomo. Il maschio doveva procacciare il cibo, pertanto doveva andare in perlustrazione e cacciare, attività che necessita e contribuisce a sviluppare un tipo di attenzione e di sguardo diverso rispetto a quello della femmina che aveva il ruolo fondamentale di proteggere la prole, per cui necessitava di un’attenzione di tipo multitasking.

Questo orrendo pistolotto solo per affermare una banalità, e cioè che siamo molto diversi: le donne sono più profonde, più stratificate rispetto a noi uomini.
Noi siamo più lineari, più semplici.

Le donne sono più "foveon", noi siamo dei "bayer"...

Un caro saluto a tutti
Andrea
Andrea Berti

agostino

Allora io sono più donna di quello che credevo anche se ho smontato tutto
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

GhostTrack

Bisogna rispettare e avere cura del "femminile" che c'è in noi.
È un arricchimento, non bisogna averne paura.
;)
Andrea Berti

OneFromRM

In realtà dall'alba dei tempi la differenza tra uomo e donna si è sempre radicalizzata su un aspetto:
Io quando guardo il mio impianto hi-fi vedo le casse e le trovo bellissime.
Una donna ci mette qualcosa davanti per nasconderle.

GhostTrack

Citazione di: OneFromRM il Venerdì, 26 Marzo 2021, 11:41:55
In realtà dall'alba dei tempi la differenza tra uomo e donna si è sempre radicalizzata su un aspetto:
Io quando guardo il mio impianto hi-fi vedo le casse e le trovo bellissime.
Una donna ci mette qualcosa davanti per nasconderle.
:D :D :D
Questo è sicuramente vero!
Ma, nessuno che si preoccupi di accendere lo stereo e ascoltare un po' di musica?!?
O:-)
Andrea Berti