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Gregory Crewdson e Lisetta Carmi

Aperto da Ginni, Sabato, 22 Ottobre 2022, 20:40:38

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Ginni

Sono stato oggi alle Gallerie d’Italia di Torino , c'erano due mostre dei due autori.
Due mondi a confronto.
Gregory Crewdson americano, fotografo digitale, a parte alcune foto a pellicola di una serie particolare che, per me, non fanno testo.
Immagini scattate con Phase One nitidissime anche sul formato di oltre due metri sul lato lungo.
Postprodotte ad arte, non solo costruite su un vero set fotografico equiparabile ad un set cinematografico, utilizza anche nebbia artificiale.
Nel bianconero ho trovato "luci" sui volti del modelli attori che erano  molto scenografiche , ma non naturali.
Non ho capito il suo messaggio, forse troppo  americano.

Lisetta Carmi italiana, immagini in bianco nero o a colori di tempo fa, non ipernitide, si vedeva la grana, i colori erano quelli delle prime pellicole Kodak.
Probabilmente foto fatte in un tempo in cui il messaggio sociale aveva una forte pregnanza, foto del parto, del porto di Genova, della Italsider, dei travestiti anni 60-70 del centro storico di Genova, del metrò di Parigi visto da un italiana all'estero.

Di Gregory mi ha veramente stupito la qualità del prodotto finale, gigantografie osservabili con un dettaglio di un 20x30 anche da vicino, penso che comparandoli con le stampe  della Lisetta, credo che usasse una Leica M, si capisce come sia aumentata la qualità dell'immagine.


Pinus

Citazione di: Ginni il Sabato, 22 Ottobre 2022, 20:40:38
Sono stato oggi alle Gallerie d’Italia di Torino , c'erano due mostre dei due autori.
Due mondi a confronto.
Gregory Crewdson americano, fotografo digitale, a parte alcune foto a pellicola di una serie particolare che, per me, non fanno testo.
Immagini scattate con Phase One nitidissime anche sul formato di oltre due metri sul lato lungo.
Postprodotte ad arte, non solo costruite su un vero set fotografico equiparabile ad un set cinematografico, utilizza anche nebbia artificiale.
Nel bianconero ho trovato "luci" sui volti del modelli attori che erano  molto scenografiche , ma non naturali.
Non ho capito il suo messaggio, forse troppo  americano.

Lisetta Carmi italiana, immagini in bianco nero o a colori di tempo fa, non ipernitide, si vedeva la grana, i colori erano quelli delle prime pellicole Kodak.
Probabilmente foto fatte in un tempo in cui il messaggio sociale aveva una forte pregnanza, foto del parto, del porto di Genova, della Italsider, dei travestiti anni 60-70 del centro storico di Genova, del metrò di Parigi visto da un italiana all'estero.

Di Gregory mi ha veramente stupito la qualità del prodotto finale, gigantografie osservabili con un dettaglio di un 20x30 anche da vicino, penso che comparandoli con le stampe  della Lisetta, credo che usasse una Leica M, si capisce come sia aumentata la qualità dell'immagine.

Abbiamo avuto impressioni simili, mi ha stupito quanto la dimensione di stampa di un immagine possa influenzarne la fruizione