Come e perché furono stabilite “le focali standard” comunemente usate nel FF?

Aperto da Sardosono, Domenica, 15 Giugno 2025, 00:17:35

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Sardosono

Come e perché furono stabilite "le focali standard" comunemente usate nel FF?

per la serie:

"COSE UN TEMPO NOTE E RISAPUTE CHE POI SON CADUTE NELL'OBLIO,,




Nel pieno formato 24x36mm (più propriamente chiamato "formato 135") fin dalle sue origini (1913) si sono imposte determinate focali su tutte le altre possibili, comunemente chiamate focali "tipiche" o "standard". Nel corso del tempo ci sono state anche molte eccezioni, è vero, ma si è trattato appunto di eccezioni.

Le focali "tipiche" del "formato 135", oggi chiamato Full-Frame, sono le seguenti (espresse in mm):

15 18 20 24 28 35 42 50 70 80 85 100 105 135 200 210

Due di queste focali (70mm e 80mm) sono un po' cadute in disuso, ma tutte le altre sono rimaste le stesse fino ad oggi.

Vi siete mai chiesti perché proprio queste focali e non altre? La domanda è più che legittima e sensata, perché è un fatto che in linea generale tutti i produttori si sono attenuti a queste focali per oltre il 95% delle loro produzioni, fin dalla nascita di questo formato, e sostanzialmente sono stabili almeno dal 1925, ossia proprio quest'anno festeggiano il centesimo compleanno!

Che non possano essere nate per caso è del tutto evidente proprio per essere sopravvissute per la bellezza di un intero secolo, dunque non si è trattata di una selezione avvenuta nel tempo, ma di una evidente scelta condivisa fin dall'inizio ed accettata dalla generalità dei produttori. Quindi ci deve essere un motivo, una qualche ragione che un secolo fa ha determinato questa scelta, e che successivamente è stata seguita senza problemi da tutti i produttori. Va bene, ma quale è questa ragione?!...

Rovistando su internet non si trova praticamente nulla, salvo qualche accenno al fatto che questa scelta sia legata non alle lunghezze focali in sé, ma all'angolo di campo che caratterizza la focale. Tuttavia questa teoria trova pochi sostenitori, perché andando a mettere in fila le suddette focali con i rispettivi valori angolari, non si ravvisa nessuno schema neppure approssimativo.

Infatti i valori angolari sono i seguenti:

mm   15  18  20  24  28  35  42  50  70  80  85  90  100  105  135  200  210
d°  111 100  94  84  75  63  55  47  34  30  29  27   24   23   18   12  ≈12

È evidente che né la serie delle focali né quella degli angoli mostra una qualche regolarità di alcun genere. Ed anche esprimendo le focali in pollici, invece che in millimetri, la serie risulta ancor più priva di senso, per cui ve la risparmio.

Orbene, come ben sappiamo, questi valori sono riferiti all'angolo di campo coperto DALLA DIAGONALE dell'ottica, e ciò perché questo valore è solitamente reperibile nelle specifiche di ogni obiettivo. Ma perché il valore è riferito proprio al campo diagonale, e non al campo orizzontale oppure a quello verticale, come sarebbe più naturale aspettarci? Beh, la spiegazione è semplice: perché l'angolo di campo misurato sul piano della diagonale è il più ampio coperto dall'obiettivo, e quindi costituisce il limite di cui ci si debba preoccupare e tener conto in sede di progetto, per cui al costruttore risulta assai comodo riferirsi abitualmente ad esso.

Comunque, per il nostro discorso ha poca importanza capire il punto di vista tecnico del costruttore (e comunque la spiegazione sarebbe tecnica, complessa, non breve e noiosa), quindi evitiamo di approfondire, e concentriamoci invece sul punto di vista pratico del fotografo: beh, non c'è dubbio che al fotografo sicuramente interessa l'angolo orizzontale (lato lungo) e talvolta quello verticale (lato corto), mentre è ben difficile anche solo immaginare una situazione nella quale possa tornargli utile conoscere l'angolo di campo sulla diagonale.

Ma allora perché i costruttori non si preoccupano di riportare anche gli angoli lungo i due lati del fotogramma?!... Beh, attualmente non lo fanno soltanto per consuetudine consolidata, cioè perché storicamente non l'hanno mai fatto, ma in passato, fin dai primi anni del formato 135, non lo riportavano volutamente in quanto era... superfluo! Eh sì, era superfluo perché i fotografi gli angoli ORIZZONTALI li conoscevano a memoria!!!...

E qui finalmente ci ricolleghiamo al discorso iniziale. Le focali cosiddette "tipiche" erano infatti una scelta logica e semplice, in quanto basata effettivamente sugli angoli di campo, misurati però NON in diagonale, bensì IN ORIZZONTALE, perché è quello che maggiormente interessa il fotografo, ovviamente.

Ricostruiamo quindi nuovamente la precedente tabella, ma questa volta con i valori angolari orizzontali invece che diagonali, e vediamo se cambia qualcosa:

mm   15  18  20  24  28  35  42  50  70  80  85  90  100  105  135  200  210
h°  100  90  85  75  65  55  45  40  30  25  24  22½  20   18   15   10   9

Adesso sì che appare in tutta evidenza che la scelta delle focali "tipiche" fu tutt'altro che casuale ma assai ben calcolata: infatti si tratta per la maggior parte di valori "tondi" (cioè che finiscono per 0 o per 5), insieme a qualche valore che potrebbe sembrare strano, ma il cui senso appare evidente se ragioniamo in termini di frazioni di angolo retto:

 18mm    90°    un angolo retto
 24mm    75°    3/4  di angolo retto
 42mm    45°    1/2  angolo retto
 70mm    30°    1/3  di angolo retto
 90mm    22°½   1/4  di angolo retto
105mm    18°    1/5  di angolo retto
135mm    15°    1/6  di angolo retto
200mm    10°    1/9  di angolo retto
210mm     9°    1/10 di angolo retto


I valori delle focali sono arrotondati alla frazione di grado per eccesso o difetto, in qualche caso anche di un grado intero, ma ovviamente tale approssimazione è del tutto irrilevante. Ciò che conta è che è facile da memorizzare.

Come detto in precedenza, di tutti questi valori di focale soltanto due (70mm e 80mm) sono un po' caduti in disuso (ma non del tutto), mentre tutti gli altri sono rimasti gli stessi ormai per un intero secolo.

Posso testimoniare personalmente quanto segue: tra il '69 ed il '79 ho avuto la fortuna di entrare in contatto con una dozzina di fotografi professionisti stranieri (naturalisti e di reportage, prevalentemente canadesi), dai quali ho appreso almeno la metà di quanto ho imparato sulla Fotografia. La maggior parte di essi si conoscevano tra loro soltanto di nome e provenivano da pregressi fotografici completamente differenti, eppure TUTTI sapevano a memoria gli angoli di campo orizzontale corrispondenti a ciascuna focale, e davano per scontato che qualunque Fotografo li conoscesse.

Tuttavia, questa semplicissima ma utilissima relazione tra focali e angoli di campo (ORIZZONTALI) non veniva mai riportata nei libri e neppure nelle riviste (o quanto meno, io non l'ho mai incontrata), e di conseguenza è andata completamente dimenticata, anche molto rapidamente. Tanto rapidamente che già nell'89, durante un congresso internazionale di fotogiornalisti (tutti professionisti, dove io ero solo un ospite invitato e non partecipante, ovviamente), tra una chiacchierata e l'altra per mia curiosità volli scavare la questione, e ne venne fuori che la gran parte dei presenti, anche quelli più preparati, NON ne avevano neppure mai sentito parlare. Solo alcuni tra i meno giovani la conoscevano, e come me si meravigliavano che fosse andata dimenticata.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

BeSigma

molto interessante...
mi viene da chiedermi se, nel progettare lo scatto, "misurassero" in anticipo la focale da usare in base alla porzione di fotogramma da inquadrare...

A mio avviso credo che oggi, con gli zoom effettivamente efficienti, valutare l'angolo di una focale sia meno impellente... anche se non meno interessante
come se... ridendo dei miei demoni, tenessi fra le mani gli angeli...
SD9 + SD10 + SD14 + SD1 + Dp1s + Ottiche serene variabili

http://www.flickr.com/photos/matlin78/

notomb

Confesso che non ci avevo mai fatto caso ma effettivamente vengono presentati in modo distorto.


Luoghi comuni creati. Come le equivalenze, i mm calcolati a spanne (un noto brand aveva un 70-200mm che non arrivava a 160mm) e la luminosità F con differeneze anche di oltre uno stop.
Il bello è che poi si fanno comparative con questi obiettivi :))
  • Davide
     

edecapitani

  • Enrico
     

Rino


Pinus

Interrssante, da artigiano ho potuto constatare negli anni che molte delle scelte commerciali sono dovute a motivi pratici di disponibilità delle materie prime e/o economici. Interessante questa cosa sulle focali, non l'avevo mai trovata riportata da nessua parte

Ginni


Tino84


Lorenzo F.

Grazie, prosegui con l'applicazione pratica sul campo, ...grazie!

Tanto so che molti lo vorrebbero sapere ma pochi si azzardano a chiedertelo....
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

Q-Gigantar

Grazie mille, in ritardo, per questa spiegazione, interessantissima e direi molto utile sul campo!
Per curiosità ho anche fatto una prova con il grandangolo a circa 10mm sulla sd14 (equivalenti a 17/18mm), mettendo la macchina posata sul vertice di un grosso quadrato, e gli oggetti ripresi ai due lati estremi  cadono esattamente in un angolo di 90°, sui bordi del quadrato stesso.