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Antoine d’Agata

Aperto da pacific palisades, Venerdì, 28 Settembre 2018, 18:36:26

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pacific palisades

@ Rino
Va bene, è l'argomento dell'inautenticità (che porta anche Agostino) articolato con varie retoriche. Tutto ciò però non ha nulla a che fare con l'opera, è prettamente un discorso sull'autore.

Paradossalmente l'unica critica all'opera in questo colonnino è venuta proprio da me che ho scritto "pittorico pittorialista" perché ho un dubbio sul portare la fotografia nella dimensione pittorica, cioè fare del pittorialismo. E' stucchevole? è riuscito? Un dubbio che potrei sciogliere soltanto stando davanti alle stampe.

pacific palisades

Citazione di: Sardosono il Domenica, 30 Settembre 2018, 13:04:34
nella remota ipotesi che si trattasse davvero di espressione artistica (non credo proprio, ma non posso escluderlo), ossia di espressione genuina di quel che il fotografo "ha dentro di sé"... beh, allora questo fotografo è solo un poveretto che sta davvero messo male, ma molto male...  :(

IMO, ovviamente...

«Homo sum, humani nihil a me alienum puto», è questo il sentimento.

pacific palisades

Ho scoperto D'Agata grazie a questo video di Mirko Errigo


agostino

Citazioneè l'argomento dell'inautenticità (che porta anche Agostino)

Io non credo nell'inautenticità però, se con una faccia ti immergi nella tua dannazione (non è un giudizio morale: è lui che ne parla in questi termini)e con l'altra ti interfacci con le gallerie d'arte, vuol dire che c'è qualcosa di perverso con cui giochi.

Tu mi dirai: non giudicare il testo con l'extratesto. Io ti rispondo: allora, tu, autore d'arte, sparisci dal mondo e che non si sappia niente di te se non quel che produci. Giudicherò il valore della tua arte senza sciropparmi le tue menate sulla dannazione degli ultimi che, tu dici, dalla dannazione, a differenza di te, non possono neanche distrarsi un pochino. La tua distrazione (fosse anche soltanto l'aperitivo all'inaugurazione di una tua mostra in una qualsiasi galleria fighetta) dalla tua dannazione è il commercio che fai del contatto tra te e i dannati.
Tutto qua.

  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

agostino

E comunque, PP, ti ringrazio per tutti gli stimoli e le scoperte che condividi. Buona domenica
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

Agostino sono tutti discorsi ad hominem.

agostino

CitazioneDirei che l'idea fotografica ha un suo fascino

No, la mia premessa è quella sopra. Ma se il tipo ci tiene a parlare di sé allora io includo TUTTO nel giudizio.

Che i film di Zeffirelli siano capolavori del Festival del Cinema Parrocchiale (è solo una definizione, niente contro le Parrocchie) lo capisco da me, anche senza conoscere un solo pensiero verbale dell'autore; se poi l'autore mi deve pure raccontare le sue contraddizioni (le sue= quelle che lui reputa tali, in questo caso parlo di Z.) di peccatore dalla carne tremula allora il mio giudizio si fa impietoso. E i film rimangono comunque sempre da Cinema Parrocchiale. Così come le foto del nostro tipo, a loro modo interessanti.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

Citazione di: agostino il Domenica, 30 Settembre 2018, 14:45:41
CitazioneDirei che l'idea fotografica ha un suo fascino

No, la mia premessa è quella sopra. Ma se il tipo ci tiene a parlare di sé allora io includo TUTTO nel giudizio.

Che i film di Zeffirelli siano capolavori del Festival del Cinema Parrocchiale (è solo una definizione, niente contro le Parrocchie) lo capisco da me, anche senza conoscere un solo pensiero verbale dell'autore; se poi l'autore mi deve pure raccontare le sue contraddizioni (le sue= quelle che lui reputa tali, in questo caso parlo di Z.) di peccatore dalla carne tremula allora il mio giudizio si fa impietoso. E i film rimangono comunque sempre da Cinema Parrocchiale. Così come le foto del nostro tipo, a loro modo interessanti.

Ho capito, ma io invece tengo assolutamente distinta l'opera dai discorsi ad hominem. I film di Zeffirelli sono brutti (se raffrontati alla grande storia del cinema) indipendentemente da quel che faceva a casa sua.
Un'opera può essere eticamente discutibile, le opere di Spinoza sono meravigliose ma disseminate di sessismo, questo va detto. Ma stando dentro l'opera, isolando i blocchi infelici, non argomentando che Spinoza era un deluso d'amore che si vendicava scrivendo.
Poi i discorsi ad hominem finiscono sempre per essere strutturati come interpretazione del pensiero altrui o mind reading, e non so, per me leggere il pensiero è problematico almeno quanto piegare le chiavi con la forza della mente :))

Detto questo la discussione anche un po' scomposta, l'accalorarsi mi fa piacere, segno che qualcosa quell'opera la muove a livello di pancia.


Sardosono

Citazione di: pacific palisades
«Homo sum, humani nihil a me alienum puto», è questo il sentimento.
Certamente, comprendo bene quel che intendi portare come elemento di riflessione e figurati se non lo condivido, essendo io - per di più e come ben sai - cristiano evangelico: chiamarsi fuori dal male del mondo ritenendolo qualcosa di estraneo al proprio animo è l'Errore per eccellenza dell'Uomo, quello che lo porta alla perdizione eterna.

Mi è quindi chiaro il tuo intento, al punto che l'ho dato per scontato e ciò potrebbe aver reso poco comprensibile quel che ho scritto, quindi provo ad esprimerlo più esplicitamente: sono ben consapevole che in fondo al mio animo si celano gli stessi istinti di un killer seriale o il sentire di un Hitler; ma - perdona l'estremizzazione dell'esempio che scelgo, ma è finalizzata alla chiarezza - non per questo ritengo di dover né apprezzare né solo considerare l'espressione artistica delle mutilazioni inferte da Jack lo squartatore alle sue vittime, non ostante il suo intento fosse probabilmente proprio questo.

Pertanto, l'opera dell'uomo NON è MAI separabile dall'uomo che la compie/produce, IMO, perché l'uomo si manifesta mediante le proprie opere. L'unica separazione la faccio quanto al giudizio morale: il giudizio lo esprimo sempre e soltanto sull'opera e mai sull'uomo, perché il giudizio sull'uomo lo lascio ben volentieri a Dio cui solo spetta!  ;)
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

SDQ+SD15+SD10 18-35/1.8+50/1.4+17-70/2.8-4OS+17-35/2.8-4+Elmarit135/2.8
GX7+GX1+GH1 20/1.7+25/1.4+45/1.8+60/2.8+70/2.8+20-40/2.8+Vario-Elmarit-14-50/2.8
X-T10 35/1.4+50/1.2+28/2.8+Sonnar90/2.8+135/2.5+16-50/3.5-5.6OS+70-200/4Macro
LX100  GXR+evf 50/2.5Macro+28/2.5  S3Pro  Digilux-2

Silvia V

Ho riguardato molte delle sue foto pubblicate e trovate in rete e l'impressione che mi hanno trasmesso non è tanto quella di situazioni create ad arte per essere sfruttate con maestria ma quella di un uomo che tenta di esorcizzare il dolore, il male, guardandolo negli occhio, sbattendoci la faccia.
Tra le tante foto, una mi è rimasta particolarmente impressa e mi viene da associarla all'idea che mi sono fatta dell'autore:

  • Silvia
     
DP3 Merril
Nikon D700
Olympus OMD em1
Nikon F2

"L'inizio è solo un seguito ed il libro degli eventi è sempre aperto a metà"

pacific palisades

Oggi mi è arrivato Antibodies un volume antologico che raccoglie tanti aspetti del lavoro di D'Agata pur essendo molto unito, e alla fine pare un unico discorso dell'esorcizzare il dolore, il male, guardandolo negli occhio, sbattendoci la faccia, come scrive Silvia.

Il libro è caro, 62 euro, tuttavia è bellissimo e vale assolutamente la pena, non ho capito come ho fatto a vivere fino a oggi senza questo sole nero che brilla dalle pagine. Ma bisogna pur comprarlo il materiale tecnico fondamentale per fare foto: fotocamere, obiettivi, libri di fotografia.

Qui c'è il libro sfogliato gentilmente in sei minuti da Matej Sitar:

https://vimeo.com/115052443


edecapitani

  • Enrico
     

pacific palisades

La nuda vita è un concetto che ha usato Giorgio Agamben (Il potere sovrano e la nuda vita. Homo sacer).

OneFromRM

Citazione di: Silvia V il Domenica, 30 Settembre 2018, 18:21:52
Ho riguardato molte delle sue foto pubblicate e trovate in rete e l'impressione che mi hanno trasmesso non è tanto quella di situazioni create ad arte per essere sfruttate con maestria ma quella di un uomo che tenta di esorcizzare il dolore, il male, guardandolo negli occhio, sbattendoci la faccia.
Tra le tante foto, una mi è rimasta particolarmente impressa e mi viene da associarla all'idea che mi sono fatta dell'autore:

Bellissima, davvero. Di rara intensitÃ