A proposito, non ti ho chiesto come ti trovi con Affinity....
è un discorso lungo e forse OT

, che rappresenta le mie opinioni personali.
Cerco di essere sintetico: mi trovo molto bene, ma perché uso la suite completa.
Per me Affinity Publisher non ha rivali e lo preferisco a quell'accrocchio di Indesign. In un unico ambiente di lavoro, è possibile impaginare ed editare immagini bitmap e vettoriali; in modo semplice, elegante, funzionale e intuitivo!
Delle interfacce Adobe si può dire tutto, tranne che siano intuitive e pratiche. Da sempre. Poi, per chi non conosce altro, questo è lo standard. Allo stesso modo di quei poveri diavoli che si ostinano a usare Autocad: amen.
Affinity photo mi piace per le funzioni base di regolazione dell'immagine, per ritaglio, rotazione e per l'utilizzo delle maschere in postproduzione, funzionale e preciso.
Il modulo di sviluppo raw è semplice e non supporta tutti i modelli di fotocamera e obiettivo che supporta Adobe, ma dato che sono costretto a passare prima per SPP, questo per me non è un problema.
In linea di massima, la decisione dipende dal tuo workflow: se sviluppi decine di immagini al giorno o usi Lightroom o subappalti a qualche poveraccio nel terzo mondo, che lavora a una frazione del costo in Italia. Conosco molti professionisti che lo fanno e lo trovo immorale (ok questo è un altro OT dentro all'OT); se invece sei un amatore oltretutto foveonista, scatterai solo quando veramente serve. In questo caso, Affinity photo è un valido compagno, senza fronzoli e filtri superflui (i filtri pseudo-pittorici di Photoshop mi fanno rabbrividire dal 1995).
Un vantaggio indubbio è la spesa di investimento minima, rispetto all'abbonamento Adobe, e un software snello, che non ti impalla il computer - Adobe è pesante, invadente e drena risorse al sistema operativo con la gestione in background di licenze e amenità varie (vatti a vedere il registro di sistema e la gestione risorse). Mi irrita al pari di un virus o un trojan, onestamente. Appena ho potuto, mi sono affrancato dal monopolio Adobe. L'ultimo tassello è stato proprio Photoshop.
Un'altra cosa importante è la libertà nelle scelte. Tantissime immagini svuluppate con Lightroom si notano al volo: ci sono una serie di impostazioni predefinite e algoritmi di elaborazione del colore, che risultano evidenti. Quelli veramente bravi, riescono a prevalere su questi vincoli e sviluppano belle immagini, ma il 99% degli altri rimane vincolato a un'estetica preimpostata. Con Affinity, sei da solo davanti all'immagine. Niente scorciatoie e niente cliché.
Ah, dimenticavo: 5 stelle al servizio clienti Affinity! (No, non mi pagano e non sono in alcun modo affiliato a Serif).
Comunque, se vuoi farti un'opinione personale, guarda i tutorial sul canale youtube e valuta da solo:
https://www.youtube.com/@AffinitybyserifP.s.: in passato le ho provate tutte, da GIMP alla suite Corel; ho usato anche Capture One, per lo sviluppo raw, che però supporta un numero limitato di fotocamere. Alla fine, solo Affinity Photo mi ha fatto abbandonare definitivamente Adobe.