Vorrei ricevere un parere in merito alla dimensione minima/ideale di stampa per apprezzare in pieno la "magia" del sensore Foveon.
La dimensione di stampa dipende dai limiti fisiologici della vista umana, il massimo potere di risoluzione dell'occhio è a circa 30 cm di distanza con un campo visivo che corrisponde circa a un foglio A3, a queste condizioni corrispondono i famosi 300 dpi e in termini di megapixel sono circa 18.
Quindi se vuoi che la tua stampa mostri il massimo dettaglio e sia vista nella sua interezza (cioè la composizione) devi stampare in formato A3 o A3+ a 300 dpi.
Che cosa succede se l'immagine eccede i (circa) 18 megapixel? devi applicare all'immagine un algoritmo che riduce il numero di pixel, a seconda di come riduci avrai più o meno artefatti. Anche la stampante ha delle risoluzioni supportate e altre no, quindi se pretendi di stampare a una risoluzione non supportata, dovrai di nuovo adattare il numero di pixel.
Poi c'è chi pensa che sia un bene stampare un 100x70 cm a 300dpi e quindi compra una macchina da 100 milioni di pixel, senza rendersi conto che quell'immagine potrà essere vista nel suo dettaglio soltanto per frammenti

Questo discorso riguarda il dettaglio, non la 'bellezza' dell'immagine che ha invece ragioni diciamo di ordine 'narrativo', per cui non c'è una regola, va cercata per ogni immagine una sorta di coerenza espressiva.
Dimensioni minori (la metà di un A4) potrebbero non bastare per apprezzare i colori ed il bianco e nero del Foveon?
Mah, c'è un confine labile tra chiedersi com'è il comportamento di una fotocamera (meglio di un sistema lente-obiettivo-programma di sviluppo), e attribuire alla macchina una sorta di autorialità. Comunque come dicevo sopra, dato che le immagini sono linguaggio e raccontano storie, c'è una dimensione ottimale coerente con la narrazione. Per esempio, ricordo una mostra bellissima di Majoli a Ravenna 'Andante' in cui una fotografia che rappresentava una persona anziana e fragile con un'operatrice all'emotività/affettività/sessualità, secondo me non andava stampata in modo che quella persona fosse addirittura più grande della dimensione naturale (come era stampata in mostra), anzi la fotografia sarebbe stata più bella in una misura raccolta. Insomma ci sono ragioni molto più potenti e cruciali della 'nitidezza' (o altre categorie che vengono riferite alla 'qualità dell'immagine') che andrebbero tenute presente nella scelta della dimensione di stampa.
