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Serra di Crispo, Pollin0

Aperto da agostino, Martedì, 24 Settembre 2024, 18:57:34

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agostino

come in oggetto
  • Agostinocantastorie
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Pinus

Non mi piace molto come scatto, sia la composizione che la luce, secondo me uno scatto poco riuscito

agostino

  • Agostinocantastorie
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

agostino

Ho postato questa foto sostanzialmente oer segnalarvi la presenza del pino loricato. È un invito ad andare a vederlo, lo troverete solo qui o in Albania. Purtroppo non ho fatto foto migliori.
  • Agostinocantastorie
     
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Pinus

Citazione di: agostino il Mercoledì, 25 Settembre 2024, 12:11:58Ho postato questa foto sostanzialmente oer segnalarvi la presenza del pino loricato. È un invito ad andare a vederlo, lo troverete solo qui o in Albania. Purtroppo non ho fatto foto migliori.

Grazie per le informazioni

Rino

Citazione di: agostino il Mercoledì, 25 Settembre 2024, 12:11:58Ho postato questa foto sostanzialmente oer segnalarvi la presenza del pino loricato. È un invito ad andare a vederlo, lo troverete solo qui o in Albania. Purtroppo non ho fatto foto migliori.

Mi hai fatto ricordare quando, per un esame di architettura, scoprii l'esistenza del "pino mugo" in Abruzzo che ha poco a che vedere con quello che mi aspettavo. :)

agostino

Ispirato da
https://forum.foveon.it/index.php?topic=11655.msg99624;topicseen#msg99624

la metto qui perché sempre Pollino e pino loricato
  • Agostinocantastorie
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Verix1

Il pino loricato...
Ne ignoravo assolutamente l'esistenza, e la minima presenza sul territorio.

Grazie per la dritta, Agostino!

Gio78

Pini loricati!
Almeno 20 anni fa ho fatto un viaggio in Basilicata con un amico, e una delle mete era il Pollino per fotografare proprio questi alberi, per partecipare a un concorso di cui ora non ricordo molto, e che al solito è stato avaro di soddisfazioni  :) .
Ho le diapositive da qualche parte, purtroppo nell'archivo digitalizzato non ho trovato niente.
Ricordo posti bellissimi, con notti fredde in rifugio, che portavano un agognato refrigerio al braccio destro che mi ero ustionato facendo tutto il viaggio da Ravenna, lato passeggero, con il braccio fuori dal finestrino aperto (l'aria condizionata ai tempi non era certo di serie).
Grazie Agostino per avermi sbloccato un ricordo, come direbbero i miei figli...

agostino

Sono contento di aver stimolato curiosità e ricordi sepolti! Ora muovetevi e tornate a fotografarlo, il Pino Loricato
  • Agostinocantastorie
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Pinus

Non sapevo molto sui pini loricati, ma grazie a questo post sono andato ad informarmi su questo fantastico o albero.

Riporto di seguito un breve cenno riportatomi da ChatGPT:

Il pino loricato (Pinus heldreichii), noto anche come "pino di Heldreich" o "pino delle Piramidi," è uno degli alberi più affascinanti e longevi d'Europa, un vero patriarca delle montagne che cresce in ambienti estremi nell'Europa sud-orientale. Lo troviamo in particolare sui monti Balcani, tra Grecia, Macedonia e Bulgaria, e sui monti del Pollino in Italia, dove si erge solitario tra rocce e suoli poveri, resistente alle condizioni climatiche più avverse.

La longevità di questa specie è sorprendente: nel Parco Nazionale del Pollino, un esemplare noto come Italus è stato datato a oltre 1.230 anni, rendendolo il più antico albero europeo. La sua veneranda età è stata determinata attraverso tecniche sofisticate, come la dendrocronologia e la datazione al radiocarbonio, che hanno permesso agli studiosi di risalire indietro nel tempo attraverso gli anelli di crescita della pianta. Il pino loricato diventa così non solo una presenza millenaria, ma un testimone silenzioso di secoli di cambiamenti climatici e ambientali.

Una delle sue caratteristiche più distintive è la corteccia, la cui struttura squamosa e robusta ricorda l'armatura romana, chiamata appunto "lorica" – da cui il nome comune di questa specie. Questa corteccia corazzata, formata da placche spesse, ha una funzione protettiva fondamentale: resiste ai venti forti, alle basse temperature e persino agli incendi. È grazie a questo scudo naturale che il pino loricato riesce a sopravvivere in ambienti così ostili e a quote elevate, fino a 2.500 metri di altitudine. Qui, su suoli rocciosi e privi di nutrienti, affronta inverni rigidi e lunghe nevicate. La sua lenta crescita diventa una strategia vincente: investe nella resistenza piuttosto che nello sviluppo rapido, adattandosi al ritmo del suo ambiente per garantire la propria sopravvivenza nei secoli.

Il pino loricato è un testimone vivente anche di epoche remote: è una delle specie che ha attraversato l'ultima era glaciale, trovando rifugio nelle alte quote montane. Questi antichi alberi si sono adattati a condizioni di isolamento per millenni, il che li ha resi unici anche dal punto di vista genetico. La loro presenza oggi offre una finestra su un passato lontano, una testimonianza naturale di tempi e condizioni climatiche che risalgono a migliaia di anni fa.

Questo albero non è solo un simbolo di resistenza, ma rappresenta un ecosistema a sé stante. Le foreste di pino loricato ospitano numerose specie endemiche di flora e fauna, alcune delle quali rare, come il picchio nero e il corvo imperiale. Con le sue radici profonde, contribuisce a stabilizzare il suolo, proteggendolo dall'erosione e offrendo rifugio a una varietà di piccoli mammiferi e insetti, che prosperano in questo ambiente montano unico. La sua presenza diventa così fondamentale per il mantenimento della biodiversità di questi ecosistemi.

Nelle aree in cui cresce, il pino loricato ha un valore simbolico e culturale profondo. Per le popolazioni locali, esso rappresenta un legame con la natura e il tempo, un guardiano silenzioso che ha visto generazioni passare e che incarna la forza e la resilienza. È venerato come un "patriarca" delle montagne, una presenza che ispira rispetto e protezione. Salvaguardare il pino loricato significa quindi proteggere non solo una specie, ma anche un pezzo di storia naturale e un patrimonio culturale che ha attraversato i secoli, rimanendo un simbolo di vita e resistenza.



Rik68MI

Riccardo arch. Battaglia
Dp0 quattro

agostino

Dopo Natale, armato di ciaspole, ho tentato di tornare - con 2 amici - sulla Serra. Arrivati alla base della Serra un dolore da sforzo intenso al ginocchio mi ha costretto a interrompere la salita e siamo riscesi. I miei amici, rimasti in zona, ieri sono riusciti a salire

date un'occhiata
https://www.instagram.com/reel/DEXkum3M7zf/?igsh=dm9tZXZkejRwbTJm
  • Agostinocantastorie
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Met

Citazione di: agostino il Venerdì, 03 Gennaio 2025, 20:07:11Dopo Natale, armato di ciaspole, ho tentato di tornare - con 2 amici - sulla Serra. Arrivati alla base della Serra un dolore da sforzo intenso al ginocchio mi ha costretto a interrompere la salita e siamo riscesi. I miei amici, rimasti in zona, ieri sono riusciti a salire

Peccato. Hai fatto bene a tentare, solo per la presenza della neve. Sarà per la prossima volta.
Non c'è niente di più misterioso di un'immagine perfettamente chiara – Diane Arbus

andrea948

Bellissimo video, il Pollino è un posto incantato sopratutto d'inverno. Ci sono pochi posti di montagna, in cui stando in vetta in un paesaggio alpino innevato si può scorgere il mare, tra questi oltre al Pollino ci sono alcune vette della Sila Cosentina e Catanzarese.
  • Andrea
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