Mi suggestionano profondamente i sottomarini, più di qualsiasi altro mezzo aereo o terrestre. Sono macchine da guerra, lo so. Decisamente in contrasto con le mie scelte di obiettore di coscienza. Ma ho amato il capitano Nemo, nelle mie letture d'infanzia, ho ammirato le imprese di Cousteau e adorato il film Das Boot (U-Boot 96), che è un film decisamente antimilitarista.
Quest'anno l'Arsenale di Venezia è accessibile al pubblico, grazie alla Biennale - il sottomarino Dandolo si può ammirare gratuitamente, tirato in secca dietro alle tese delle Nappe.
Mi sarei fermato una giornata intera a cercare l'inquadratura e ad aspettare la luce giusta, ma ero in compagnia.
Bello, mi sarei fermato una giornata intera anch'io.
Non riesco ad associare i sottomarini a "macchine da guerra" e ne subisco tutto il fascino legato al loro essere "macchine per andare sotto i mari", di sicuro influenzato da Verne, Cousteau e dai tanti film o documentari che ho visto. Per me i sottomarini sono "macchine da guerra" solo quando vengono utilizzati per la guerra, né più né meno come le auto, le moto, le navi e gli aeroplani: per il resto, sono macchine meravigliose ed affascinanti.
Incredibile come Verne avesse immaginato la forma a sigaro dei sottomarini e la maggior parte delle loro reali caratteristiche prima che i sottomarini venissero inventati. Quando vidi il film della Disney con il sottomarino a forma di pesce, mi arrabbiai terribilmente!
