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Andate dove è proibito, se c'è una buona ragione

Aperto da OneFromRM, Domenica, 28 Maggio 2023, 20:37:43

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OneFromRM

Corre l'anno 1915, anno di guerra.
La medicina era una professione dove era scolpito nella pietra che i medici fossero tutti uomini e le donne potessero aiutare solo come infermiere.
Però mia nonna si laurea in medicina (è una delle tre donne che trovate al centro dell'immagine), per poi esercitare la professione di dottoressa, non senza difficoltà, ma con successo.

Ieri era assurdo che una donna potesse fare il medico, guidare un autobus etc. etc.
Il ruolo della donna era di moglie e di madre

L'uguaglianza non si conquista a suon di proclami, ma andando dove era impossibile o anche restando seduti in un autobus, con la forza implacabile della logica che sfida il pregiudizio.



Qui mia nonna con alcune colleghe (la prima da sinistra)


Eros Penatti

Quella sotto è un racconto, ci si sofferma a guardare i particolari dell'epoca, dai vestiti agli oggetti...
Chissà come è nata questa foto, chi ha deciso la posa, chi in piedi chi no, cosa si saranno dette con il fotografo, il mezzo teschio sul tavolino, il libro aperto...

Tino84

Che pazienza fare tutti quei ritratti  :P

E che soddisfazione invece deve essere, avere una parente che sfida i tempi!

Citazione di: Eros Penatti il Domenica, 28 Maggio 2023, 22:50:11
Quella sotto è un racconto, ci si sofferma a guardare i particolari dell'epoca, dai vestiti agli oggetti...

Già, molto affascinante, sia le pose che la scelta degli oggetti; se c’è un aggettivo che mi viene in mente per questa foto, direi “elegante”  :si:

pacific palisades

CitazioneCorre l'anno 1915, anno di guerra.
La medicina era una professione dove era scolpito nella pietra che i medici fossero tutti uomini e le donne potessero aiutare solo come infermiere.
Però mia nonna si laurea in medicina (è una delle tre donne che trovate al centro dell'immagine), per poi esercitare la professione di dottoressa, non senza difficoltà, ma con successo.

Ieri era assurdo che una donna potesse fare il medico, guidare un autobus etc. etc.
Il ruolo della donna era di moglie e di madre

L'uguaglianza non si conquista a suon di proclami, ma andando dove era impossibile o anche restando seduti in un autobus, con la forza implacabile della logica che sfida il pregiudizio.


L'idea che mi sono fatto, dando una mano molto di striscio a chi faceva attivismo, è che le soggettività vengono riconosciute da una comunità con un processo un po' caotico, risultato di spinte di tutti i tipi, anche scomposte, dentro conflitti - che a qualcun* possono sembrare 'violenti' ma non lo sono affatto, sono normalmente parte della democrazia (mi viene in mente la recente contestazione al Salone del libro, che ha ricevuto la stigmatizzazione assurda "i manifestanti hanno tolto il diritto di parola" - ovviamente anche quella stigmatizzazione assurda fa parte del conflitto democratico).
Un'altra cosa saltava agli occhi: alcune emancipazioni erano collettive e il processo era appunto scomposto e conflittuale, altre, di persone particolarmente brillanti, erano puramente individuali, cioè ottenevano il riconoscimento da parte della comunità non di una generale soggettività, ma della propria individualità. Quando ragionavo con alcune (solo con alcune) di queste persone di 'soggettività' trovavo mille paletti che rendevano impossibile, per altre persone un po' più ai margini, quella che mi veniva da chiamare una buona vita.
Ohi, non parlo di tua nonna, è solo una cose che mi è venuta in mente pensando a quel che succede quando accadono cambiamenti sociali di questo tipo. Anzi condividiamo le 'nonne sfidanti' https://www.arteromagna.it/irene-ugolini-zoli/


Joserri

Tua nonna era una grande donna, caro Enrico!

Mi piacciono molto le vecchie foto, con i loro graffi e pezzi mancanti. È un'ossessione come un'altra!     :gh: :P
  • Ric
     

Italo

CitazioneQui mia nonna con alcune colleghe (la prima da sinistra)
A mio parere, la più carina del gruppo!  ;)
  • Italo
     
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sergiozh

I miei nonni erano tutti contadini. L‘unica foto che fecero in gioventu‘ ‚ fu quando si sposarono e il vestito migliore che avevano era appunto il vestito del matrimonio.

Potrei supporre che le donne contadine a quel tempo fossero forse le donne che godevano di maggiore parita‘ rispetto al marito proprio perche‘ alla fine facevano lo stesso mestiere assieme al marito facendo forse pero‘ dei lavori meno pesanti rispetto al marito.

Mio nonno arava il campo con un arato tirato dal cavallo e lui dietro a suguire con l’aratro mentre mia nonna si occupava di galline, maiali, di cucinare, fare i vestiti per la famiglia.

Durante la guerra i mariti andarono a militare a proteggere i confini svizzeri e le mogli continuarono l‘attivita‘ agricola senza l‘aiuto dei mariti.