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Nuvola Lavazza, DP0Q

Aperto da Gio78, Sabato, 23 Novembre 2024, 21:38:14

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Ginni

Io per un periodo lavoravo a Milano e vivevo a Torino, niente di tragico perchè con l'alta velocità ci impiegavo un ora nel tragitto casa lavoro, meno da chi arrivava da Monza.
Le due città sono in effetti vicine e di eventi ce ne sono tanti.
In questo periodo a Torino come mostre fotografiche abbiamo:
- Ivana Sunjic. Reborn
- Tina Modotti
- Mimmo Jodice. Oasi
- Mitch Epstein. American Nature
- Antonio Biasiucci. Arca

Domani a Biella inaugura una mostra su McCurry



Sardosono

Gestione della prospettiva non spinta ma consapevole (in quanto coerente per l'intera serie),
con bianco e nero reso eccellente da un trattamento ineccepibile (per i miei gusti, ovviamente).
Ergo, per la seconda volta nella stessa giornata...


CHAPEAU !!!



Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Sardosono

Citazione di: Gio78Volevo viaggiare leggero, e anche un po' obbligarmi a risolvere le varire situazioni (esterni, interni, poca luce...) con una sola lente

La focale della DPQ0 dovrebbe essere sui 20/21mm equivalenti, se non sbaglio, e il tuo modo di gestire il punto di ripresa con questa focale (ossia ancorando sempre il punto di fuga ad un elemento laterale in primo piano che però NON sia puramente funzionale ma che appaia naturale)(*), mi ha fatto riaffiorare ricordi ormai assopiti e come persi ("ricordi che non ricordavo di ricordare..." cit.), relativi al mio primo approccio al grandangolare spinto, una serie sugli interni delle botteghe artigiane di paese, tutta eseguita col solo 21mm: parliamo dell'estate del '73 ed avevo 16 anni...  😇

Quel 21mm è stato per me il "portone d'entrata" per apprendere la gestione della prospettiva, ma poiché "l'appetito vien mangiando" scesi quasi subito al 19mm prima, e dopo alcuni anni passai infine al 17mm, che mi ha accompagnato fino alla fine dell'analogico (sempre ottiche diagonali), ed abbandonai del tutto le focali intermedie fino al 28mm.

Tuttavia, nel passaggio al digitale, per una serie di ragioni (che non sto qui a specificare), ho sempre utilizzato pochissimo le focali super grandangolari, pur disponendo di un 18mm equivalente. Ma adesso, nel ristrutturare completamente il mio corredo, fatto interamente di focali fisse, ho inserito un bel 15mm (con un buco completo fino al 28mm, come ai vecchi tempi!). Ovviamente questa lente NON è fisheye ma diagonale e - soprattutto - rettilineare (detto anche "zero-distorsion", come lo chiama impropriamente il marketing). Adesso l'unico problema è quello di trovare il tempo per poter uscire con la borsa fotografica...  ::)
___
(*) Presumo che tu l'abbia fatto in modo consapevole, quindi volutamente, ma se così non fosse, sappi che sarebbe ancora meglio, perché vorrebbe dire che ti viene naturale, addirittura istintivo. 😎
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Rino

Citazione di: Sardosono il Sabato, 07 Dicembre 2024, 20:12:56La focale della DPQ0 dovrebbe essere sui 20/21mm equivalenti, se non sbaglio, e il tuo modo di gestire il punto di ripresa con questa focale (ossia ancorando sempre il punto di fuga ad un elemento laterale in primo piano che però NON sia puramente funzionale ma che appaia naturale)(*), mi ha fatto riaffiorare ricordi ormai assopiti e come persi ("ricordi che non ricordavo di ricordare..." cit.), relativi al mio primo approccio al grandangolare spinto, una serie sugli interni delle botteghe artigiane di paese, tutta eseguita col solo 21mm: parliamo dell'estate del '73 ed avevo 16 anni...  😇

Quel 21mm è stato per me il "portone d'entrata" per apprendere la gestione della prospettiva, ma poiché "l'appetito vien mangiando" scesi quasi subito al 19mm prima...


Supergrandangolarista presente all'appello! ;-)
Quando iniziai con la reflex non sapevo nulla di fotografia e venivo da una Comet Bencini ed una Voigtlander 6x6, entrambe con il "normale", ma capivo che il mio modo di vedere ed i miei interessi necessitavano di focali grandangolari. Non avrei neanche acquistato, come prima lente, il classico 50mm, ma cedetti alle insistenze dell'amico esperto che era con me (e feci male). Lo usai davvero poco, il minimo per rompere il ghiaccio con la reflex, ma poco dopo comprai il 25mm e, dopo ancora, il 18mm.
Le altre focali sono arrivate man mano che ne sentivo l'esigenza e ringrazierò sempre il Tamron 90/2.5 SP macro per avermi dato la possibilità di realizzare le mie prime foto creative, i "Graffiti di Luce", grazie ai quali iniziò la mia avventura professionale.

Gio78

Grazie a tutti per i commenti.


Citazione di: Sardosono il Sabato, 07 Dicembre 2024, 20:12:56 ...
(ossia ancorando sempre il punto di fuga ad un elemento laterale in primo piano che però NON sia puramente funzionale ma che appaia naturale)(*)
...

(*) Presumo che tu l'abbia fatto in modo consapevole, quindi volutamente, ma se così non fosse, sappi che sarebbe ancora meglio, perché vorrebbe dire che ti viene naturale, addirittura istintivo. 😎


Diciamo che la composizione era consapevole, così come che il primo piano e la fuga fossero su elementi di interesse. Poi non era limpido nella mia testa come nella tua enunciazione, grazie per avermelo reso palese. Concordo che sia meglio se avviene spontaneamente, ma quando si è in difficoltà avere delle linee guida aiuta.