Menu principale

Foto impossibili

Aperto da notomb, Lunedì, 05 Maggio 2025, 20:56:46

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

notomb

Una breve carrellata di foto ritenute impossibili con la SDQ.

















  • Davide
     

Verix1

Gran mano e tecnica.
Assolutamente belle immagini, e bravo tu.

Ginni

Ottime Davide.
Una volta con una macchina a pellicola e 100 Iso si scattava lo stesso.
Adesso bisogna avere macchine da 32.000 iso.

agostino

Queste foto sono impossibili, appunto.

E poiché - in termini di qualità intrinseca tutto è uguale a tutto e soprattutto lo sono i sensori - mi è evidente che tu hai fotografato con una macchina dalle alte prestazioni in termini di autofocus, raffica ecc. e poi hai IMITATO perfettamente la resa del Foveon Q (hai un profilo Foveon Q in PS?).

Non escluderei che tu sia partito da un file musicale. Sinestesia
  • Agostinocantastorie
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Rino

Tutto è possibile se il fotografo sa il fatto suo, ma aggiungerei un elemento importante: non basta fare una foto in condizioni difficili o con strumenti non ideali come hai fatto tu, ma le foto devono essere anche belle e le tue lo sono.

Rino

Citazione di: Ginni il Lunedì, 05 Maggio 2025, 23:43:34Ottime Davide.
Una volta con una macchina a pellicola e 100 Iso si scattava lo stesso.

Verissimo ed oggi pare incredibile anche a me di aver scattato sempre e solo con diapositive da 50 e 100 ASA (una volta si chiamavano così), utilizzando 400 ASA solo con il BN che a volte dovevo esporre a 1000 ASA forzando lo sviluppo. Per i matrimoni e altre foto di cerimonia, pellicole a colori da 100 ASA.
L'unico lusso che mi sono sempre concesso per poter fotografare a mano libera senza flash, gli obiettivi molto luminosi.

Sardosono

Citazione di: Rino il Martedì, 06 Maggio 2025, 19:23:47Verissimo ed oggi pare incredibile anche a me di aver scattato sempre e solo con diapositive da 50 e 100 ASA (una volta si chiamavano così), utilizzando 400 ASA solo con il BN che a volte dovevo esporre a 1000 ASA forzando lo sviluppo. Per i matrimoni e altre foto di cerimonia, pellicole a colori da 100 ASA.
L'unico lusso che mi sono sempre concesso per poter fotografare a mano libera senza flash, gli obiettivi molto luminosi.

Ma certamente!
I miglioramenti tecnologici hanno reso comode e semplici moltissime cosa, ma ciò non toglie che così come si faceva allora con quei limiti, parimenti si può fare anche adesso con gli stessi limiti.

Una quarantina di anni fa (anche abbondanti) ho portato a casa un reportage di qualifiche e gara di formula due a Monza, con cinque rulli di Kodachrome 64, ovviamente tutto in fuoco manuale (l'autofocus era ancora da venire) e senza motore (ce l'avevo, per la LX, ma ovviamente aveva scelto di guastarsi giusto qualche giorno prima). Eppure oltre i due terzi degli scatti erano tecnicamente più che accettabili e dopo la cernita finale, assai rigorosa, me ne erano rimasti ancora circa una ventina più che buoni, che sono tanti ancor oggi! (20 su 180 significa uno scatto ogni nove che supera la selezione finale!)

Certo è, però, che per portare a casa il risultato ancora oggi ma con i limiti di una volta, è necessario operare anche con "IL MANICO" di una volta, che però al giorno d'oggi difficilmente si sviluppa allo stesso modo, mancando la necessità operativa e quindi l'indispensabile esercizio e allenamento. Ed ecco spiegato perché "sembra" oggi impossibile ciò che un tempo impossibile non era affatto.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Sardosono

Citazione di: Rino il Martedì, 06 Maggio 2025, 19:16:20Tutto è possibile se il fotografo sa il fatto suo, ma aggiungerei un elemento importante: non basta fare una foto in condizioni difficili o con strumenti non ideali come hai fatto tu, ma le foto devono essere anche belle e le tue lo sono.
CONCORDO IN TOTO CON RINO !!!
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

hobbit

Bravo veramente!
  :bat:  :bat:  :bat: al fotografo,

ma se tu non avessi dichiarato che sono scattate con la SDQ non me ne sarei accorto.
Forse, azzardo un'ipotesi, il Foveon usato in condizioni dinamiche o di luce difficile perde quella sua acutanza che oltre ad essere identificabile restituisce una tridimensionalità e una matericità unica.
Francesco https://www.instagram.com/hobbitfrank/

La vita dell'uomo consiste nell'affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione.
San Tommaso D'Aquino

Fujifilm x-t2 + xf 18-55 + xf 70-300
Panasonic gh1 + Leica 25mm

Tino84

Bravo, tutti scatti ben riusciti  :si:
Però anche io in questo caso non percepisco la "foveonosità" nelle immagini (magari è un ulteriore pregio in questo caso, chissà  :))  )

notomb

Cerca le foto del Battistero Neoniano
  • Davide
     

Ginni

Ottima!!

Ma dove le cerco le altre foto?

Rino

Citazione di: Ginni il Giovedì, 08 Maggio 2025, 00:23:24Ottima!!

Ma dove le cerco le altre foto?

Hmmm, forse intendeva "Circa", ma sarà Davide a dircelo.

Bella!

notomb

Intendevo cercare sul web le foto del battistero.
Non ho più voglia di discutere di Foveon. Chi lo ha avuto e non trova differenze mi spiace per loro. Amen.
La mia compagna che non vede una mazza dice che vedere un film ih HD o normale è uguale.
C'è chi non cambierebbe un litro di Tavernello con 2 di Borgogna.
  • Davide
     

Met

Bella la Bugatti, buca lo schermo.

Non esiste l'impossibile. L'impossibile non esiste.
(Baolian Libro V, vv 154-156)
Non c'è niente di più misterioso di un'immagine perfettamente chiara – Diane Arbus