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M v/s Q Noise/Resolution comparison.

Aperto da Italo, Lunedì, 12 Gennaio 2015, 22:59:12

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Italo

Questo confronto tra zone a colore uniforma (cielo) l'ho preparato io con 2 crop al 400% della stessa inquadratura ripresa, con gli stessi parametri di scatto, da Rick Decker su dpreview:  http://www.dpreview.com/forums/thread/3770308
La Q chiaramente a destra.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Sardosono

Ecco, questo è un confronto davvero significativo e quindi utile. Per di più è anche di palese evidenza e non lascia spazio ad opinioni...  :no:

Ottimo lavoro, Italo!  :si:
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

leleros

Citazione di: Sardosono il Martedì, 13 Gennaio 2015, 02:58:03
...Per di più è anche di palese evidenza e non lascia spazio ad opinioni...  :no:
ogni riferimento è puramente casuale :))
..e no! su questo confronto non posso dire niente.
Però una domanda consentitemela.. perchè tanta differenza? dove vince l'uno, dove l'altro?
  • Rosario
     

elerum

  • Micky
     
IL FOVEON SCEGLIE LA PERSONA CON CUI STARE E NON LA PERSONA IL FOVEON

se Tu hai una mela ed io un altra mela e ce li scambiamo avremo sempre ognuno una mela invece se io ho un idea e Tu un altra idea e ce li scambiamo allora ognuno di noi avremo due idee
George Bernard Shaw


PS: Non sono un "Photographer" ma un artigiano della fotografia  ;)

Italo

Citazioneperchè tanta differenza?
Probabilmente perché il blu è il colore prevalente dei pixel del primo strato che, anche se non ostruiti, hanno dimensioni talmente piccole da offrire uno sfavorevole rapporto signal/noise... in effetti, escludendo il cielo, non si nota una significativa differenza di rumore.
Sarebbe interessante verificare un confronto del rumore sul cielo con una versione in modalità 1:1:1 anche se, ovviamente, la risoluzione sarebbe solo pari a quella di una "Super SD14".   


Citazionedove vince l'uno, dove l'altro?
Escludendo il rumore, la Q vince sia sulla risoluzione (per il modesto aumento del numero dei pixel di luminanza) che sull'intensità/gamma cromatica.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

pa.ro

Nessuna sorpresa. Era del tutto prevedibile fin dall'inizio, lo abbiamo già previsto, detto (e ormai visto) cento volte...
Grazie comunque ad Italo per aver fatto un confronto così chiaro ed efficace.  ^-^
Il Foveon non è tutto, però aiuta.

Farenzi

il rumore sul blu si può togliere, per il resto la q sembra più definita.
SD15 - 18-50, 50 macro, 180 macro, 20 mm. 24-70 mm.
70-200 mm. 35-80 mm. ...
dp2 m. SDQ.

gsaielli

Non concordo su come è stata fatta la prova. Abbiamo mollato il Bayer perché interpola e poi confrontiamo le foto al 400%? Poi per un reale confronto tra Merrill e Q servono i RAW e qualche dato come velocità di scatto, di messa a fuoco e durata della batteria. Avete altri dati interessanti?

Paolo Mudu e Sabbiavincet, facciamo le prove. Le birre le offro io.

Saluti,
gsa

Italo

CitazioneAbbiamo mollato il Bayer perché interpola e poi confrontiamo le foto al 400%?
Non è la stessa cosa... uno zoom sul monitor non è un'interpolazione né un ricampionamento (moltiplicazione dei pixel), ma mostra un crop dell'immagine originale (100%) ingrandito fino a vedere la dimensione dei pixel nella loro forma quadrata, come appare più chiaramente anche in questo altro topic sulla SD10:  http://forum.foveon.it/index.php?topic=1826.0
In questo modo si possono notare molto più chiaramente eventuali difetti nella formazione dell'immagine. Per questo motivo gli utenti del Bayer non osano osservare/usare un'immagine in dimensione superiore al 100%.
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

sabbiavincent

Citazione di: gsaielli il Lunedì, 07 Settembre 2015, 22:48:28
Non concordo su come è stata fatta la prova. Abbiamo mollato il Bayer perché interpola e poi confrontiamo le foto al 400%? Poi per un reale confronto tra Merrill e Q servono i RAW e qualche dato come velocità di scatto, di messa a fuoco e durata della batteria. Avete altri dati interessanti?

Paolo Mudu e Sabbiavincet, facciamo le prove. Le birre le offro io.

Saluti,
gsa
Quando vuoi e con piacere!!!
8)

Italo

Una riflessione postuma mi ha condotto alla seguente conclusione: per ottenere un micro-contrasto ottimale sulle immagini, ingrandendo molto un'immagine analogica, si devono distinguere il più chiaramente possibile i singoli granuli d'alogenuro che la compongono, mentre nell'immagine digitale si deve distinguere la classica forma geometrica dei singoli pixel..... questo non accade né sulle immagini Bayer né (in modo palese) su quelle del foveon Q!
  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Lorenzo F.

Avendo confrontato M e Q, posso dire che la nitidezza ed il microcontrasto a livello di singolo pixel è si un problema ed inficia dalla base un po tutto, ma a mio parere non è il problema o la differenza principale tra i 2 sensori.
Piuttosto (e la cosa è anche connessa) il problema principale è che di base le foto sfornate dal Q sono moooolto più sature di colori, ma non di sfumature, sembra sia stato dato peso al fatto che l'immagine prodotta debba essere per forza pompata di saturazione, non badando affatto alle microsfumature (e qui rientra in gioco in discorso del microcontrasto).
Effettivamente queste sfumature, seppur non presenti in quantità così rilevante come nel 1:1:1, sono presenti anche nel 1:1:4, sono di meno e molto più mascherate dal pompaggio di saturazione generale, impiego molto più tempo a lavorare le foto del Q per ridurre questo effetto bayer che non quelle della M che quando "riuscite" son perfette e lavorarle è quasi un sacrilegio!


Parlavo ovviamente solo del sensore e della sua resa, ad oggi comunque la Q non la venderei. 
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

Simone67

In parole povere...  per chi ha difficoltà cognitive (=comprendere il post nel complesso)... a parità di ogni altra condizione il Q è più rumoroso sul BLU del M?
Grazie
Simone
  • Simone
     
(ex SD15 - DP1 Merrill - SD4+30mm ART)
Nikon D7200 * 18-55mm f/3.5-5.6G ED II * Sigma 18-250 f/3.5-6.3 DC Macro OS HSM * Sigma 10-20mm f/4-5.6 EX DC HSM * Tamron SP AF 17-50mm F/2.8 XR Di II LD
Fujifilm X-10 / X-30

Italo

Citazione... a parità di ogni altra condizione il Q è più rumoroso sul BLU del M?
Un pixel è come un secchio che può catturare un certo numero di fotoni, convertiti in elettroni, fino al limite del suo volume... dopodiché le cariche elettriche "traboccano" (blooming) invadendo così i pixel adiacenti fino alla fine dell'esposizione. In ogni pixel però, non ci sono solo elettroni derivati da fotoni incidenti, ma anche elettroni che si generano spontaneamente in modo casuale (random) in funzione della temperatura del pixel e delle tolleranze costruttive. Si deduce pertanto che pixel di dimensioni inferiori (che possono contenere un minor numero di elettroni) saranno maggiormente condizionati dalla quantità di dati casuali dovuti al rumore spontaneamente generato, anche in assenza di luce incidente. http://forum.foveon.it/index.php?topic=42.0

L'unica differenza tra Q ed M nel primo strato (considerato come valore di luminanza) è la minore superficie del pixel del primo che vale circa 18 micrometri (lato 4,33um) contro i 25 (lato 5um) del Merrill.

Il confronto mostrato all'inizio di questo topic si riferisce ai primi esemplari di SDQ, gli algoritmi dei fw più recenti hanno però ridotto / mascherato il problema in modo tangibile.

  • Italo
     
Sigma DP2m+SD10_17-70:2,8-4,5__Summicron 50:2__1800:6 autocostruito.
Mitsubishi 10x15-20x30 sublimation printers.

Lorenzo F.

Hai detto bene Italo, gli ultimi fw "mascherano" bene il problema anche se non credo potranno mai veramente ridurlo dato che il fenomeno cime hai giustamente spiegato è intimamente collegato all'hardware.

Inoltre SPP con i file del Q, gioca a fare il nitido  :))  in quanto quando i RAW vengono aperti in automatoco il controllo nitidezza presente solo per i file Q, viene posizionato al centro ossia +0.5 (vedendo le info immagine).
Questo controllo influisce sulla nitidezza fittizzia dei "pixel" in modo simile a quanto fa PS con il filtro nitidezza, dico simile perchè in realtá non aggiunge pixel di tono opposto per evidenziare ma modifica la tonalitá di quelli giá presenti, ... in eccesso, in modo da far risaltare i contorni; peccato però che nel processo vanno perse un sacco di sfumature.
Salvo vezzi artistici precisi, questo controllo va tenuto a 0 altrimenti si perdono dettagli e si evidenzia il rumore giá presente.
Tutto sto preambolo per dire che vuoi per marketing o altro la sdq è portata giá dallo scatto e per tutto il processo di camera chiara a sfornare file carichi e gonfi, piú simili come concezione ad un bayer rispetto che ad un foveon tradizionale, con la differenza che qui i dati ci sono, se ci si accontenta ok ma volendo lavorarci bene il file prodotto è ricco di informazioni ma serve un lavoro certosino e di fino per esaltare e recuperare ma senza strafare ritrovandosi con una foto bayer oriented ma con il triplo del rumore digitale.
In confronto lavorare sui file della sd10 è moooolto piú semplice.


Ecco perchè le foto presenti sul web della Q sono tutte bayer oriented..... Incluse le mie vecchie  ::)

Comunque ritornando in topic la SdQ ha molti punti di forza rispetto al passato ma non certo il rumore.....

Scusate per la lungaggine
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani