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Cannone per street photography?

Aperto da ARdp2, Sabato, 17 Febbraio 2024, 17:54:47

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ARdp2

M
Citazione di: Ginni il Domenica, 18 Febbraio 2024, 20:38:33Io come tele estreno su SA ho un 150-500 OS.

Usato su SD1? Mai!
Usato su SDQ? Mai (anche se mette a fuoco)!
Usato su Sony A7II con MC-11 qualche volta.

Ma attenzione un tele estremo non è facile da usare schiaccia molto i piani, in avifauna va bene perche il soggetto spesso è in alto e spicca su cielo, ma in una città me lo vedo malino.


Ciao Ginni, cosa intendi che schiaccia molto i piani? Che non è tridimensionale?

Ricardo

Un teleobiettivo non avvicina gli oggetti.

Aumenta semplicemente le dimensioni dell'immagine; più piccole sono le dimensioni del sensore, più vicini appaiono.

Per questo motivo i diversi piani appaiono più vicini.

ARdp2

Citazione di: Ricardo il Lunedì, 19 Febbraio 2024, 14:08:55Un teleobiettivo non avvicina gli oggetti.

Aumenta semplicemente le dimensioni dell'immagine; più piccole sono le dimensioni del sensore, più vicini appaiono.

Per questo motivo i diversi piani appaiono più vicini.

Grazie Ricardo terrò presente.

Rik68MI

Io invece non capisco i limiti a inserire persone nelle foto, soprattutto se parte del contesto e non il soggetto principale.
Riccardo arch. Battaglia
Dp0 quattro

Tino84

Citazione di: ARdp2 il Domenica, 18 Febbraio 2024, 13:28:32E poi in certi casi, così, non si coglierebbe il momento.
Citazione di: ARdp2 il Domenica, 18 Febbraio 2024, 17:30:48Io mi sento a disagio all'idea di pubblicare questo genere di foto sui social. Probabilmente è uno dei motivi per cui la gente reagisce male se vede un obiettivo davanti.
Citazione di: ARdp2 il Domenica, 18 Febbraio 2024, 13:50:33In realtà, ho pensato a questa soluzione perché questa estate mi è capitata una situazione un po' spiacevole, ma al contempo buffa, degna di una drama-comedy

Mi spiace, ma mi sembra di vedere un po' di confusione su questa povera bistrattata "street". Mi è capitato di sentire spesso, anche da "Ambassador" di marchi famosi, che si spacciasse per street lo scatto "rubato" (ma di solito questi fotografi usano dire "spontaneo" che fa più bello), magari con la macchina al collo, controllata da smartphone!

Risultato, una piramide! I primi 2-3 fotografi che "istituzionalizzano" il tipo di fotografia, gli altri poi ad emulare, senza aggiungere contenuti.

Sarebbe da chiedersi quale valore diamo all'ennesima foto di persona che compra le mele al mercato, che beve un caffè seduta al bar, che chiede l' elemosina, ecc.
Mi si dirà: valore documentaristico. Ok, peccato che con la quantità di apparecchi fotografici in circolo, praticamente ognuno di noi ha centinaia di scatti simili, alla faccia dei documenti!
Scatti composti e gestiti alla bene e meglio, in nome della spontaneità.
Peccato che, anche per un valore di documentazione, uno scatto più impostato assume lo stesso valore di uno scatto "sfuggente"; si pensi solo alla marea di foto, anche famose, spacciate per spontanee ma in realtà costruite con dovizia e precisione. Eppure certi scatti non perdono la loro valenza solo perché gestiti a monte dal fotografo!

Proprio in assenza di un contenuto, per ridare valore alla street, sarebbe da indagare il "cosa" vogliamo raccontare di quella situazione, che non sussiste dei semplici soggetti inquadrati, ma chiede una riflessione anche sullo sfondo, sul vissuto: la dignità della street photography

È forse ridondante la foto della massaia che compra le patate; quanti più spunti potrebbe offrire una foto, conoscendo quella massaia, chiedendole per quale motivo si trova in quel mercato, magari scoprendo che conosce da anni il fruttivendolo, ecc ecc.

E proprio qui si riflette anche l'episodio di cui ci parlavi, di quella signora indispettita dallo scatto rubato. La chiusura, la necessità di difendere a tutti i costi il proprio scatto non ha fatto altro che offendere una persona, coinvolgerne altre per dirimere una questione tutto sommato semplice, e ritornare a casa con una foto, che non aggiunge nulla al proprio storico, e che è costata una "forma mentis" del "fare solo certe foto, per non ritrovarsi nella stessa situazione".
Non sarebbe stato più semplice dialogare con la signora, parlarle con serenità, mostrarle lo scatto, se non addirittura cancellarlo, per chiederle di farne un altro, da donarglielo in seguito?

Tra l'altro lo scatto che hai recuperato è inutilizzabile se non per essere messo in archivio od appeso in casa tua; senza il consenso della signora, non c'è possibilità di pubblicazione.
La legge è chiara: in luogo pubblico, puoi SCATTARE quanto vuoi, ma senza CONSENSO non puoi pubblicare nulla. Se tu mai volessi pubblicare qualcosa, forse un atteggiamento più propositivo potrebbe esserti maggiormente d'aiuto che non un grosso tele su una fotocamera  ;)

Met

Bella analisi Tino84. Complimenti!
Concordo in pieno. L'euforia di uno scatto rubato è poca cosa rispetto alla soddisfazione dello stare in relazione con i soggetti nella foto.
Ci sono passato anch'io, quando ero alle prime armi, un po' per timidezza e un po' per voyeurismo (No, un punto di vista oggettivo, impersonale, non esiste in fotografia - e per fortuna! aggiungo). Tra l'altro non serve un teleobiettivo da cecchino: ci sono diversi trucchi anche per fotografare da vicino, come ha accennato Tino84.
Un consiglio: prima di acquistare un tele da fotosafari, ricordati di esercitarti nell'arte di maneggiarlo (ammira la maestria dell'Uomo Cavalletto) - i bassi iso del Foveon non vanno d'accordo con le focali lunghe  ;)  :))  :))
È bello cio che piace senza concetto.

andrea948

Citazione di: Tino84 il Martedì, 20 Febbraio 2024, 15:36:32La legge è chiara: in luogo pubblico, puoi SCATTARE quanto vuoi, ma senza CONSENSO non puoi pubblicare nulla. Se tu mai volessi pubblicare qualcosa, forse un atteggiamento più propositivo potrebbe esserti maggiormente d'aiuto che non un grosso tele su una fotocamera  ;)

Peccato che tutti se ne freghino di questo divieto...Instagram docet!
  • Andrea
     

andrea948

Questo è il tipo di fotografia che mi piace e che dovrebbe dare ispirazione a chi ama questo genere fotografico, Silvia Alessi ha iniziato a fotografare a livello amatoriale non giovanissima , per poi (con molto coraggio) diventare professionista, è veramente brava, un'Artista della fotografia...
https://silviaalessi.com
Questi reportage, in particolare, li trovo straordinari:  https://silviaalessi.com/featured_item/afghanistan/   https://silviaalessi.com/featured_item/afghanistan/   

P.S. Inciso tecnico, sono scatti effettuati con due fotocamere Nikon, la D700 e la D300, come rappresentazione del colore molto simile ai sensori Foveon di prima generazione... ;)
  • Andrea
     

Rik68MI

Citazione di: andrea948 il Mercoledì, 21 Febbraio 2024, 14:28:00Questo è il tipo di fotografia che mi piace e che dovrebbe dare ispirazione a chi ama questo genere fotografico, Silvia Alessi ha iniziato a fotografare a livello amatoriale non giovanissima , per poi (con molto coraggio) diventare professionista, è veramente brava, un'Artista della fotografia...
https://silviaalessi.com
Questi reportage, in particolare, li trovo straordinari:  https://silviaalessi.com/featured_item/afghanistan/   https://silviaalessi.com/featured_item/afghanistan/   

P.S. Inciso tecnico, sono scatti effettuati con due fotocamere Nikon, la D700 e la D300, come rappresentazione del colore molto simile ai sensori Foveon di prima generazione... ;)
Angosciante la sua quarantena a Bergamo.
Riccardo arch. Battaglia
Dp0 quattro

andrea948

Citazione di: tik68mi il Mercoledì, 21 Febbraio 2024, 19:15:28Angosciante la sua quarantena a Bergamo.
In effetti alcune foto sono a dir poco inquietanti, però viste nel contesto di un progetto ben definito risultano molto rappresentative...
  • Andrea
     

Rino

Citazione di: ARdp2 il Sabato, 17 Febbraio 2024, 17:54:47Salve a tutti.
Ho trovato una Sigma SD1 Merrill ad un buon prezzo. Mi domandavo se per la street photography potessi abbinare un buon teleobiettivo, anche per non incrociare, in alcuni casi, occhiataccie severe.
Consapevole dei limiti del Foveon, comunque penso che potrei anche fare dei crop alle immagini senza andare a compromettere molto nitidezza e dettaglio.

Con qualsiasi buona mirrorless recente puoi scattare foto di Street migliori che con il Foveon, in particolare la SD1 che, con la sua nota imprecisione di messa a fuoco, ti tradirebbe proprio nella ricerca di eventuali tagli.
Non sono un fotografo di Street, ma mi sono divertito a farla con la Sigma dp0 Quattro (sì, una fotocamera grandangolare!), ma non m'interessano i ritratti rubati e preferisco le scene di vita.

Alcuni anni fa pubblicai queste foto con un breve testo di accompagnamento e condivido le considerazioni finali di Michele Vacchiano:

https://www.nadir.it/portfolio/GIARDIELLO_STREET-PHOTOGRAPHY/giardiello-street-photography-award.htm




ARdp2

Innanzitutto grazie per tutti i commenti, sono sempre motivo di riflessione.
Scartata l'idea della SD1M, ma non di un tele, magari non troppo spinto, che può sempre tornare utile a prescindere da ciò che si vuol fotografare.

Mi trovo d'accordo con il pensiero di Tino84 che sarebbe, oltre che una sfida alla timidezza, uno stimolo aggiunto alla propria ricerca fotografica coinvolgere i soggetti d'interesse; potrebbe essere maggiore fonte d'ispirazione. Infatti a volte può sembrare limitativo, per così dire, rubare degli scatti. Vero che ora più che mai siamo sommersi da immagini abbastanza banali che hanno poco significato, prive di emozione (io ne ho tantissime così  :D ). Ed è per questo che mi sforzo di voler trovare un qualcosa di diverso che mi dia soddisfazione.

Però, nonostante io condivida l'analisi di Tino84 devo comunque dire che se uno vuol fare foto di strada, non sempre è sensato coinvolgere il o i soggetti in questione, perché alcune pose si possono cogliere solo al momento e con un pò di fortuna; e non per tutto si può chiedere il permesso, neanche con la massima educazione.
Credo che anche i grandi maestri della fotografia abbiano agito così.

Ah, comunque la foto della signora l'ho cancellata subito lì. E se dovessi nuovamente rincontrarla, questa volta domanderei di offrirle una consumazione al tavolino, visto che le ho rovinato quel momento della sua giornata.

Rino

Citazione di: ARdp2 il Giovedì, 22 Febbraio 2024, 19:17:07Mi trovo d'accordo con il pensiero di Tino84 che sarebbe, oltre che una sfida alla timidezza, uno stimolo aggiunto alla propria ricerca fotografica coinvolgere i soggetti d'interesse; potrebbe essere maggiore fonte d'ispirazione. Infatti a volte può sembrare limitativo, per così dire, rubare degli scatti. Vero che ora più che mai siamo sommersi da immagini abbastanza banali che hanno poco significato, prive di emozione (io ne ho tantissime così  :D ). Ed è per questo che mi sforzo di voler trovare un qualcosa di diverso che mi dia soddisfazione.

Però, nonostante io condivida l'analisi di Tino84 devo comunque dire che se uno vuol fare foto di strada, non sempre è sensato coinvolgere il o i soggetti in questione, perché alcune pose si possono cogliere solo al momento e con un pò di fortuna; e non per tutto si può chiedere il permesso, neanche con la massima educazione.

Il genere comprende un po' di tutto, ma - almeno per come la vedo io - se vedo una signora seduta al tavolino di un bar, mi fermo a parlarle e le chiedo di scattarle una foto, diventa un "ritratto in strada". Credo che la spontaneità sia un requisito essenziale per le foto di Street anche se la storia ci ha dimostrato che le più famose foto di Street siano state costruite ed i protagonisti collaborativi e consenzienti.

Citazione di: ARdp2 il Giovedì, 22 Febbraio 2024, 19:17:07Credo che anche i grandi maestri della fotografia abbiano agito così.

Loro sono un discorso a parte. Molte delle foto famose dei grandi maestri sono state realizzate con soggetti consenzienti e disponibili, facendo numerosi scatti di prova per trovare quello più adatto alla pubblicazione e sembrare "scatto unico". Non tutte, ovviamente, ma c'è da dire anche che passavano le ore a zonzo per la città ed erano altri tempi: oggi non è più facile fotografare la gente - più attenta ed irritata coi "cacciatori di immagini" - e si è sempre sul filo del rasoio legale, per non parlare dei bambini. Da giovane erano il mio soggetto preferito, oggi la mamma chiamerebbe subito la polizia. Ed i teneri fidanzatini che si scambiano effusioni, ma sono entrambi sposati con qualcun'altro? :)

ARdp2


Debbo dire che mi state innestando un germoglio nella mente, se può essere passabile questa metafora: ma non è più semplice e allo stesso tempo più proficuo, sotto l'aspetto fotografico e quello relazionale cercare il consenso e la collaborazione dei soggetti, come avete scritto?? Bè si. E da questo confronto con voi mi si sta aprendo una visione che prima non contemplavo, o forse avevo scartato per insicurezza. Lo vedo come un buon lavoro, un esercizio per mettersi alla prova e avere nuove sfide, stimoli ecco.
Mi capita di sentirmi frustrato ad andare in giro con la mia macchina fotografica cercando di cogliere scene interessanti e restare il meno visibile possibile, provando una sensazione di disagio. E per raccontare cosa poi, se non cose per lo più viste e straviste? Questo a lungo andare potrebbe fiaccare la mia voglia di fotografare.
D'accordo catturare scene di vita quando i soggetti sono numerosi, ma la cosa diventa invadente quando si entra nella sfera propria personale di uno o più individui che stanno tranquilli per i fatti propri: non sappiamo mai come possono reagire, perché non conosciamo nulla delle loro vite. E al giorno d'oggi, come dici tu Rino, la gente è meno tollerante e più irascibile con i cacciatori d'immagine.
Alla fine sarebbe come scegliere di fare le cose dicendo la verità o la menzogna: una ti fa stare col cuor sereno, l'altra invece ti mette ansia.
Niente è facile e lo sappiamo.

Rino

Citazione di: ARdp2 il Venerdì, 23 Febbraio 2024, 17:49:27Io mi sento frustrato ad andare in giro con la mia macchina fotografica a cogliere scatti cercando di essere il meno visibile, provando spesso una sensazione di disagio. E per raccontare cosa poi, se non cose viste e straviste?

Vero e potrei risponderti di non avere questo problema perché non fotografo Street se la foto non mi viene servita su un piatto d'argento: quando esco con la fotocamera, è sempre per architettura, particolari, oggetti... qualsiasi cosa, ma non la gente. Ma anche nel caso delle foto di architettura, non sono ormai tutte viste e straviste? Oggi tutto è stato già fotografato ed è stato fatto in tutte le salse e livelli qualitativi. Dovrei quindi smettere di fotografare? No di certo: resta il piacere di fotografare - farlo per me - e di fermare quello che ho visto o immaginato, poco importa se l'hanno già fotografato milioni di volte. La mia foto sarà comunque un po' diversa. Pensa a tutti i poveretti che camminano per ore in montagna per poi fotografare la stessa veduta, lo stesso stambecco o la stessa marmottina già visti milioni di volte.