Nella sua camera da letto, dove mia madre sta trascorrendo questi giorni di infermità , c'è un crocefisso ligneo, che appartenne un tempo a suo fratello, sacerdote scomparso a soli 32 anni.
E' il simbolo della umana sofferenza, e in quanto tale universale, al di là della religione, Della nostra fragilità e del bisogno di trovare una trascendenza che renda tollerabili i nostri sacrifici. Di non sentirci soli davanti al dolore, ma parte di una comunità .
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Dei nostri cari
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Oggi mia madre è stata al cimitero
e mi spiegava quanto la conforti
recarsi lì per onorare i morti,
l'ultimo dono di un amore vero.
Fare quel viaggio e poi sostare in pace
quasi ai confini con il paradiso.
Chiudere gli occhi e ricordare un viso,
aprire l'anima a chi adesso tace.
La vita è breve e scorrerà veloce
fino alla fine della nostra storia.
Per questo mamma accetta la sua croce
e sta in silenzio e onora la memoria
di chi per ora non ha più una voce
ma che l'attende, in Dio e nella sua Gloria.