L'ultimo numero è stato quello di Agosto 2017 ? Hanno chiuso senza un addio ?
Dopo la morte nel 2014 del vecchio proprietario ed editore storico Cesco Ciapanna, la nuova proprietà (a quel che si dice) non vedeva l'ora di chiudere la rivista e così alla fine ha fatto, a quanto pare dall'oggi al domani e senza consentire neanche un ultimo numero di addio, dopo cinquant'anni e spicci di uscite ininterrotte.
L'ultima uscita in edicola è stata quella di novembre 2017.
Qui sotto le copertine dell'ultimo numero (con sulla destra in alto sotto il titolo la coccarda del 50mo anniversario 1967-2017) e del primo numero, che andò in edicola nel marzo del 1967.
(https://edicola.shop/media/catalog/product/cache/1/thumbnail/400x400/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/i/m/image_11979_1_5865_1_4034.png)
(http://www.sambfotoclub.altervista.org/fotoieri/fotografare_n_1.jpg)
Quando ho comperato la mia prima MF (yashica FX 3 super 2000) - nel 1992 - era la mia rivista di riferimento. Dispiace. Mi ricorda un periodo di grande entusiasmo e di fotografia artigianale (tubi di prolunga cotruiti con i tubi idraulici di plastica ecc...) un po' alla carlona.
Citazione di: agostino il Domenica, 22 Luglio 2018, 11:27:21
Quando ho comperato la mia prima MF (yashica FX 3 super 2000) - nel 1992 - era la mia rivista di riferimento. Dispiace. Mi ricorda un periodo di grande entusiasmo e di fotografia artigianale (tubi di prolunga cotruiti con i tubi idraulici di plastica ecc...) un po' alla carlona.
Erano anni ricchi di entusiasmo per le possibilità del mezzo fotografico: oggi le soluzioni proposte all'epoca possono far sorridere o sembrare alla carlona, ma la possibilità di poter intervenire artigianalmente con pochi e poveri mezzi era una grande possibilità . Anch'io ho costruito tubi di prolunga usando materiale di fortuna (persino i cilindri di cartone all'interno dei rotoli di carta igienica) ed il bello è che, sapendo lavorare e fotografare, si potevano ottenere risultati incredibili. Certo, come non sorridere di fronte alla geniale soluzione di un giovanissimo Giulio Forti per ricordare la pellicola inserita nella fotocamera nell'epoca precedente alle apposite taschine? Un cerotto e via! :)
Comunque la manualità acquisita all'epoca si è rivelata utile oggi visto che, in epoca digitale, mi sono divertito ad applicare la "Sintesi Additiva Creativa" al Foveon con risultati interessanti senza dover utilizzare Photoshop.
Il vecchio articolo pubblicato su "L'Antro di Merlino" nel 1988 è qui (da leggere con indulgenza):
http://www.nadir.it/crea/SINTESI-ADDITIVA/sintesi-additiva-creativa.htm
Fino all'ultimo numero ha avuto almeno un articolo interessante.