Fotografia in alta quota: richiesta di consigli

Aperto da Met, Mercoledì, 13 Agosto 2025, 23:36:42

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Met

A volte succede così: sei lì, tranquillo alla scrivania, sotto Ferragosto per giunta, e zac! ti arriva l'invito per delle riprese alla Capanna Carrel, il rifugio del Cervino, 3.835 mlsm. Un fulmine a ciel sereno – o meglio, sopra le nuvole, vista la quota. Partenza prevista martedì prossimo, meteo permettendo, con ascensione in elicottero da Aosta, in quattro minuti – e circa sei ore di permanenza in loco.

Ora, a trent'anni avevo fatto un giro tra le Ande di Perù e Bolivia, ma oggi – 53 primavere e un lavoro da sedia – temo che la mia condizione fisica sia discutibile: non so quanto mi peserà lo zaino. Quindi la domanda è: se sopravvivo alla decompressione lampo e alla penuria d'ossigeno, che accorgimenti mi consigliate?

Filtro UV? Accortezze per non far esplodere gli obiettivi? (Ok, forse è paranoia... ma nel dubbio chiedo).

Attrezzatura in partenza:

Sigma FP con: 105mm f/2.8 DG DN Macro Art, 16-28mm f/2.8 DG DN, 35mm f/2 DG DN C, 7Artisans 50mm f/1.05, TTArtisan 250mm f/5.6 Reflex (catadiottrico)

Polarizzatore Marumi DHG Super Circular PL 72mm + anelli adattatori

Drone DJI Mini 3 Pro (quota di tangenza: 4.000 m sulla carta... siamo lì al limite), ovviamente previa benedizione del controllore di volo, visto che lo spazio aereo sarà affollato dagli elicotteri del materiale da costruzione

In più, potrei anche "precettare" Kuki e farmi ridare temporaneamente la dp3q e la dp0q, giusto per qualche scatto Foveon in quota.

Ogni consiglio è oro: la mia esperienza in materia è pari a zero.
Non c'è niente di più misterioso di un'immagine perfettamente chiara – Diane Arbus

EXCEL

Ciao Met,
sull´attrezzatura non ho molto da dire, se non ho frainteso ci sali in elicottero e non conosco cosa dovresti fotografare, la Capanna Carrel e´ parecchio angusta e letteralmente sul vuoto, forse l´unico consiglio e´ di andarci con un obiettivo versatile dato che non e´ il posto più semplice per maneggiare con gli obiettivi.

Ma la cosa più importante e´ che non avrai tempo per acclimatarti, mangiare bene e leggero a partire dal giorno prima ed essere molto ma molto ben idratato prima e durante le riprese, e´ fondamentale per ridurre la possibilità di essere colto da mal di montagna. Evitare gli alcolici come la peste perche´ disidratano, la birra te la godi a fine giornata.

Divertiti  :)

DP1 Quattro

Rino

Non ho esperienze in merito, ma cercherei di andare il più leggero possibile evitando di dover cambiare obiettivo. Nell'elenco che hai fatto, sceglierei il 16-28 visto che non ne hai di maggiore escursione focale. Non ho l'abitudine di usare il filtro UV come protezione se non in caso di condizioni meteorologiche avverse (dalla pioggia al vento).

Met

Citazione di: EXCEL il Giovedì, 14 Agosto 2025, 10:19:19Ma la cosa più importante e´ che non avrai tempo per acclimatarti, mangiare bene e leggero a partire dal giorno prima ed essere molto ma molto ben idratato prima e durante le riprese, e´ fondamentale per ridurre la possibilità di essere colto da mal di montagna. Evitare gli alcolici come la peste perche´ disidratano, la birra te la godi a fine giornata.

Grazie Excel, siamo perfettamente d'accordo. Lascerò spazio e peso per una borraccia.

Citazione di: Rino il Giovedì, 14 Agosto 2025, 12:08:26Non ho l'abitudine di usare il filtro UV come protezione se non in caso di condizioni meteorologiche avverse (dalla pioggia al vento).

Grazie anche a te, Rino. Ho pensato al filtro UV, perché io stesso dovrò impomatarmi e proteggermi per bene 😎 Non lo uso nemmeno io e devo comprarlo, se serve. Fosse stata una ripresa con pellicola, ci avrei pensato seriamente, ma non so come si comportano i sensori moderni, a parte il fatto che montano un filtro IR. Probabilmente sono protetti anche dagli UV.
Non c'è niente di più misterioso di un'immagine perfettamente chiara – Diane Arbus

BeSigma

Ciao
per quanto le condizioni non siano identiche, io non ho avuto problemi con sensore e filtri scattando in cima all'ETNA a oltre 3000mt, usando SDq e Nikon D600, ottiche zoom (17-70 + 24-105).

In merito alla salita io ho usato la funivia e, per gli ultimi 500/600 mt il gatto delle nevi  :gh:

divertiti  :)
come se... ridendo dei miei demoni, tenessi fra le mani gli angeli...
SD9 + SD10 + SD14 + SD1 + Dp1s + Ottiche serene variabili

http://www.flickr.com/photos/matlin78/

Rino

Citazione di: Met il Giovedì, 14 Agosto 2025, 12:22:49Grazie anche a te, Rino. Ho pensato al filtro UV, perché io stesso dovrò impomatarmi e proteggermi per bene 😎 Non lo uso nemmeno io e devo comprarlo, se serve. Fosse stata una ripresa con pellicola, ci avrei pensato seriamente, ma non so come si comportano i sensori moderni, a parte il fatto che montano un filtro IR. Probabilmente sono protetti anche dagli UV.

Non credo che ci siano controindicazioni ad aggiungere un filtro UV o Skylight: all'atto pratico non cambiano la cromia se non di un minimo e quel minimo oggi lo correggi senza problemi in post. Li uso spesso proprio come protezione: un filtro si ricompra con pochi soldi, un obiettivo, soprattutto se di qualità, no.

L'unico, vero problema che ho incontrato coi filtri è che hanno sempre un trattamento antiriflessi non eccelso e comunque sono una superficie aria/vetro in più. In soldoni, fotografando architettura di notte o in interni, era facile trovarmi con delle sbiadite immagini capovolte delle fonti luminose (anche una banale lampadina) motivo per cui, ormai 50 anni fa, iniziai a fare il "test della lampadina" a tutti gli obiettivi che provavo e, alla fine, spesi un sacco di soldi per i filtri Zeiss.

edecapitani

D'accordo con Excel e Rino:
spazio angusto - comunque utilizzabile se non c'è troppa gente,
sicuramente il 16-28,
aggiungerei un tele o telezoom di qualità,
porterei un cavalletto.
Dp0 e dp3? Sì sì sì! La mancanza di mirino in montagna è un problema, le mie col freddo sfarfalleggiano un po' quando cerco di compensare ma, alla fine le foto di montagna che mi piacciono di più le faccio con le due dpq.
Ottimo il drone se ti autorizzano.
Prima di partire mi farei un'idea delle foto che voglio fare, gli obiettivi vengono di conseguenza e si sfrutta il poco tempo, senza perderne in troppi cambi di obiettivo. Questa è una cosa che ho verificato spesso, in montagna i cambiamenti di luce sono rapidissimi

L'altitudine potrebbe essere un problema per qualcuno, soprattutto se ci si arriva in pochi minuti e, se ho capito bene, se non ci sono state escursioni in quota nella stagione corrente: la differenza la fa la pressione, se sei iperteso è un problema. Per sicurezza mi controllerei la pressione, io vado almeno due o tre volte l'anno oltre i 3000 m, quasi ogni settimana oltre i 2300 m e, data l'età, me la controllo. Se tu potessi trascorrere due o tre giorni in alta quota prima di salire alla capanna, sarebbe l'ideale. Comunque se dovessi avvertire mal di montagna scendi subito, se ho capito bene non sarà comunque una sosta lunga.

Da ultimo, complimenti e goditela: sarai sulla parete di una delle montagne più belle delle Alpi.
  • Enrico
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