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LUCE o COLORE?

Aperto da Sardosono, Mercoledì, 13 Agosto 2025, 01:01:27

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Sardosono

LUCE o COLORE?

È estremamente raro che un'immagine possa essere altrettanto efficace a colori e in bianco e nero, perché la forza di una fotografia a colori è data dall'impatto cromatico, mentre la forza di una fotografia in bianco e nero proviene dalla competizione tra luci e ombre. In altre parole, nel primo caso gli attori protagonisti sono i colori, con luci ed ombre a fungere da spalla, mentre nel secondo caso i protagonisti sono i bianchi e i neri, e sono i toni intermedi a far da comprimari.

Personalmente, ancora dopo oltre cinquant'anni di fotografia, continuo ad osservare il mondo in funzione delle luci e delle ombre, quindi quando cerco di interpretarlo fotograficamente sono già in partenza orientato verso il bianco e nero. Affinché io scelga di realizzare una foto a colori è dunque necessario che il colore della scena abbia sfidato e sconfitto la mia predisposizione al bianco e nero.

In pratica, adotto il colore soltanto quando mi appare evidente che senza di esso l'immagine perde nettamente di efficacia, il che è quasi sempre una decisione molto facile da prendere per le ragioni sopra esposte.

In altre parole, intendo dire che non ostante io parta "col bianco e nero in testa", comunque non mi devo preoccupare di valutare l'ipotesi del colore perché è il colore stesso che nel caso si fa avanti per mostrare le sue ragioni, e se necessario riesce a farsi sentire chiaramente anche quando si tratta di colori tenui.

Sono ben consapevole che con questo approccio posso perdere talvolta (comunque raramente) qualche valido scatto a colori, ma in compenso ben difficilmente ne posso perdere uno valido in bianco e nero.

Ora, in una stessa scena possono certamente coesistere i caratteri distintivi del bianco e nero e quelli del colore, ma quasi sempre uno dei due è di gran lunga più efficace dell'altro. Nel combattimento tra luce e colore uno dei due vince, il più delle volte per KO, talvolta ai punti, ma uno dei due prevale sull'altro. E solitamente ciò è anche ben evidente "al colpo", almeno per chi ha questa "sensibilità visiva", senza alcun bisogno di fare una prova pratica di conversione.

Tuttavia, tornando all'incipit del topic, capitano talvolta, per quanto raramente, situazioni nelle quali la scena ripresa mantiene un elevatissimo impatto sia a colori sia in bianco e nero.

Le rare volte che mi capita di trovarmi di fronte una di queste scene, provo una sensazione stranissima (per me, per le mie abitudini), ossia che già in partenza, fin da prima dello scatto, sono già certo che l'esito dell'incontro sarà di pari e patta ai punti, per cui non avrò il coraggio di scartare nessuna delle due, anche se finirò inevitabilmente per preferirne una, quindi so già che le manterrò comunque entrambe.

Quella che vi posto di seguito è appunto una di queste scene, che mi è capitata di recente. Posterò le due foto successivamente, per mantenere separata l'immagine in bianco e nero (prima) da quella a colori (dopo).

Una considerazione finale (probabilmente superflua, ma la riporto ugualmente, per evitare banali incomprensioni): il fatto che ciascuno possa preferire l'una o l'altra (o anche nessuna) è del tutto normale, ma è anche del tutto irrilevante nel contesto del discorso, perché l'apprezzamento soggettivo non cambia la validità fotografica di entrambe, ovviamente. Io stesso preferisco quella a colori, ma come ho detto, ciò è del tutto irrilevante.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Sardosono


Esposizione per EV=+7  (1/60 – f/2.8 – ISO 400)
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Sardosono


Esposizione per EV=+7  (1/60 – f/2.8 – ISO 400) — VILTROX 20mm f/2 su SONY A7RM2
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

DANYZ

Ciao Antonello. Hai detto giusto: ci sono immagini valide sia a colori sia in bn al tempo stesso, e queste due funzionano bene in entrambe le versioni.

La preferenza personale va a quella a colori, anche se in questo caso mi trovo in difficoltà.
Anch'io guardo sempre luci e ombre, ma vedo, penso, e scatto a colori.
Il bn mi piace perché è grafico, esalta le forme, come un disegno a matita, penna, china ecc.
ALOHA

BeSigma

Grande confronto e spiegazione ineccepibile.
Per questo confronto fotografico, il mio gusto ricade in assoluto sul colore, pur riconoscendo la bellezza e il racconto che sta dietro lo scatto in bianco e nero

come se... ridendo dei miei demoni, tenessi fra le mani gli angeli...
SD9 + SD10 + SD14 + SD1 + Dp1s + Ottiche serene variabili

http://www.flickr.com/photos/matlin78/

Rino

Grazie Antonello. Tra le due versioni che hai proposto, non ho dubbi nel preferire quella a colori.

Met

Capisco quello che intendi: quando parti con un'idea precisa, sono poche le immagini che possono coesistere in entrambi i regni.
Oggi poi, con l'anteprima in bianco e nero è ancora più facile guardare il mondo in funzione delle luci e delle ombre... ma poi apri il raw e il colore ti sorprende. Personalmente, mi faccio corrompere molto facilmente dal colore, anche se ammiro e invidio la maestria di chi ha il senso del bianco e nero.
Non c'è niente di più misterioso di un'immagine perfettamente chiara – Diane Arbus