RITRATTO INFORMALE – Street People #1

Aperto da Sardosono, Sabato, 15 Novembre 2025, 23:09:56

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Sardosono

Dopo la breve escursione sulle alture e i territori selvaggi del "diversamente fotografico" (che non ha riscosso particolare interesse, com'era facilmente prevedibile), ritorniamo a valle nelle tranquille praterie della fotografia tradizionale, con una breve serie di ritratti informali presi per strada, che possiamo anche chiamare scatti di street (o "street people") se preferiamo, o in qualunque altro modo ci piaccia, poiché le definizioni servono certamente per comunicare in modo più rapido e preciso (se usate correttamente), ma per la fotografia in quanto tale (così come per tutte le arti figurative) tali definizioni sono del tutto irrilevanti.

Io preferisco etichettare questi miei scatti come "ritratto informale" soltanto perché in questo modo chiarisco che non vi è alcuna regia diretta, e i soggetti sono ripresi senza nessuna interazione da parte mia. Persino quando a volte mi chiedono esplicitamente dei suggerimenti, tipo "come mi devo mettere?...", io rispondo con una alzata di spalle che accompagna un semplice "come vuoi, fai tu come ti viene", e non aggiungo altro. Quindi, anche quando i soggetti sono chiaramente in posa, è sempre una scelta soltanto loro e io mi limito a decidere quando e come scattare.

L'unica interazione che mi concedo NON è di natura fotografica, ma puramente umana, una interazione di un tipo che non posso (e neppure voglio) controllare, alla quale non pongo freno e che anzi lascio procedere a briglia sciolta, in totale spontaneità, affidata unicamente al mio carattere, a ciò che sono e che sono felice di essere: l'interazione di cui sto parlando è il SORRISO!

E cominciamo proprio con tre scatti dove i soggetti ritratti hanno scelto di mettersi in posa, in modo assolutamente spontaneo (tutte e tre le foto sono riprese con un 75mm f/2 su NIKON Z6).


#01

#02

#03
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Rino

Vorrei capire se solo io ho difficoltà mostruose a leggere i tuoi post in color arancio su fondo giallo, soprattutto la notte che, in luce artificiale, diventano molto simili (almeno sul mio display). Visto il grande interesse con cui ti seguo, potresti cambiare colori? Grazie.

Sardosono

Citazione di: Rinoi tuoi post in color arancio su fondo giallo
Perché su fondo giallo?!... Faccio l'evidenziazione in arancio su fondo NERO, proprio perché risulta ben leggibile. E uso anche un carattere un po' più grande sempre per una maggiore leggibilità. Perché invece vedi il testo su fondo GIALLO?! Che tema stai usando?!...

 

Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Rino

Citazione di: Sardosono il Domenica, 16 Novembre 2025, 02:59:46Perché su fondo giallo?!... Faccio l'evidenziazione in arancio su fondo NERO, proprio perché risulta ben leggibile. E uso anche un carattere un po' più grande sempre per una maggiore leggibilità. Perché invece vedi il testo su fondo GIALLO?! Che tema stai usando?!...

 



Il tema che uso sin dall'inizio, ma temo che il giallo ieri notte fosse aggiunto dalla lampada ad incandescenza perché ora, di giorno, il fondo delle pagine è bianco e leggo bene le scritte di colore arancione. Tutto ok, Antonello, scusami. Anni fa avevo provato i nuovi temi, ma alla fine ero tornato volentieri a quello classico.

Rino

A parte la questione del fondo (mea culpa) mi piacciono molto questi ritratti e mi piace molto il tono del bianconero, adattissimo.

Rino


Pinus

io dall'ipad vedo il fondo giallo, dal pc invece grigio chiaro/azzurrino

Sardosono

Citazione di: RinoAnni fa avevo provato i nuovi temi, ma alla fine ero tornato volentieri a quello classico.

Appunto, quindi è colpa mia. Mi ero completamente dimenticato che la maggior parte dei temi evidenzia il post selezionato mettendolo su fondo chiaro (un giallo paglierino molto chiaro), a differenza di alcuni altri (come quello che uso io) che lo lasciano su fondo scuro. Chiaramente l'arancione si evidenzia bene su fondo scuro o medio, ma su fondo chiaro ha addirittura l'effetto opposto, finendo per rendere più difficoltosa la lettura. Adesso che ho rimesso anche io un tema scuro classico, mi rendo conto con orrore che i miei post su fondo paglierino sono decisamente orribili... 😖😖😖

Adesso ovviamente ritornerò al tradizionale grassetto, a meno che non trovi un colore che funzioni altrettanto bene su fondo scuro o chiaro, ma mi sembra difficile.

Meno male che me lo hai fatto notare, perché sono anni che uso l'arancione al posto del grassetto e a questo problema non ci avevo mai pensato. Ringrazio quindi Rino, chiedo scusa a tutti e interpreto il pensiero di molti dicendomi da solo: «E meno male che sono un cultore dell'estetica. Figuriamoci se invece l'estetica la odiassi, cosa avrei potuto fare di peggio?!... Forse scrivere in viola su fondo indaco?!...»
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

Sardosono

Citazione di: Rinomi piacciono molto questi ritratti e mi piace molto il tono del bianconero, adattissimo.

Ti ringrazio molto per l'apprezzamento! 😊😊😊

I primi due scatti mi permettono di evidenziare alcune mie scelte di stile in relazione al trattamento delle ombre.

Osservando le mie foto in generale, a prima vista può sembrare, infatti, che io abbia una idiosincrasia per le ombre, ma in realtà non è affatto vero. La mia idiosincrasia è nei confronti dei dettagli che NON AGGIUNGONO NULLA all'immagine in sé stessa, e pertanto costituiscono soltanto una distrazione per l'osservatore e quindi riducono l'efficacia della foto. Onde per cui, tutti i dettagli "passivi" devono essere eliminati, o quantomeno ridotti sotto la soglia di attenzione, e poiché "solitamente" i dettagli nelle ombre non contribuiscono in alcun modo alla struttura dell'immagine, ecco che "solitamente" chiudo le ombre quanto basta affinché non disturbino la lettura della fotografia. Ma quando i dettagli nelle ombre sono "attivi", ossia quando hanno un ruolo nella foto, allora non solo li preservo, ma anzi li curo.

Tuttavia, riservo lo stesso trattamento (e senza alcuna pietà) anche ai dettagli inutili nei toni medi e nelle alte luci, anche se di questo non se ne accorge mai quasi nessuno. 😇😇😇

Nelle prime due foto tutto ciò è ben evidente.

La prima foto è incentrata sulle espressioni del viso dei due ragazzi, mentre tutto il resto è irrilevante, quindi le ombre scure del giaccone sono ben chiuse mantenendo giusto il minimo indispensabile di dettaglio affinché non diventino innaturali. Ma allo stesso modo e per la stessa ragione, sono ridotti anche i dettagli sui toni medi del giaccone della ragazza, evitando accuratamente che potessero catturare l'attenzione dell'occhio dell'osservatore. Infine lo sfondo al di sopra delle teste è completamente bruciato. In sostanza, sono tutte scelte tecniche tradizionali (tipiche da camera oscura e anche molto elementari) finalizzate a mantenere l'attenzione dell'occhio su ciò che conta, eliminando o riducendo per quanto possibile ogni distrazione fornita da elementi secondari e inutili. L'unico contesto rilevante è quello relativo ai due volti e a ciò che li caratterizza, ed infatti lì i dettagli (particolari di viso, capelli, barba, occhiali) ci sono tutti, chiaramente visibili ed apprezzabili.

La seconda foto è ben differente, perché è incentrata NON SOLTANTO sui volti dei ragazzi, ma anche e SOPRATTUTTO sulle loro posture, dalle quali (secondo me) trasuda in modo evidente l'orgoglio che provano reciprocamente tra loro e nei confronti del mondo che li circonda. Ecco quindi che in questo caso il contesto assume importanza, e conseguentemente anche i dettagli acquistano una loro rilevanza: pertanto il trattamento di luci e ombre segue differenti criteri e priorità. Rispetto alla prima foto, qui le ombre scure sono più che leggibili, i toni chiari del giaccone di lei sono leggermente più ricchi di dettaglio, e sulla destra è mantenuto un elemento dello sfondo, pur illeggibile ma che serve a controbilanciare il peso dell'immagine, ché altrimenti risulterebbe leggermente sbilanciato verso sinistra.

Sono tutti trattamenti che avrei fatto anche in camera oscura mezzo secolo fa, ma con la differenza che allora ci sarei rimasto non meno di tre ore, invece dei due/tre minuti che mi sono stati necessari in camera chiara. Una bella differenza che – detto en-passant – spiega anche (almeno in parte) perché NON rimpiango minimamente la fotografia analogica.

Anche sulla terza foto posso fare una considerazione che ritengo possa essere interessante. Penso sia evidente che il trattamento del bianco e nero sul soggetto è completamente differente, quasi opposto, rispetto a quello riservato allo sfondo; questo è un trattamento differenziato della gamma tonale che invece in camera oscura non avrei neppure preso in considerazione di affrontare, non soltanto perché avrebbe richiesto una quantità spropositata di lavoro (oltre che di tempo), ma ancor più perché difficilmente il risultato sarebbe stato soddisfacente. Invece in camera chiara ho impiegato meno di dieci minuti, e SENZA NECESSITÀ DI MASCHERATURE (né di IA di alcun genere!) Come sarebbe a dire "senza mascherature"?!... Ebbene sì, lo confermo, non ho fatto ricorso ad alcun tipo di mascheratura (il leggerissimo alone che si intravvede sui contorni della figura, soprattutto sui capelli, non è un residuo da mascherature ma è intenzionale, aggiunto da me). MAGIAAAAA.... 😎😎😎

Una piccola curiosità per concludere — In precedenza i due ragazzi stavano degustando alcuni pasticcini, con evidente gran soddisfazione, e naturalmente ho aspettato ad avvicinarmi che avessero terminato. Sul giaccone del ragazzo vi era una una bella strisciata di zucchero a velo che la sua ragazza ha cercato di spolverar via meglio che ha potuto prima delle foto, ma una leggera traccia è rimasta. Avrei potuto facilmente farla sparire del tutto in post-produzione, ovviamente, ma ho preferito lasciarla, perché ho ritenuto che negli anni a venire (se saranno ancora insieme, come io auguro loro di tutto cuore) quella traccia di zucchero ricorderà ancor meglio il momento in cui fu presa questa foto. Anche questa è comunque una mia scelta fotografica, oltre che umana.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE