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Un luogo comune della fotografia

Aperto da agostino, Sabato, 01 Novembre 2025, 18:54:34

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agostino

Scanno in giornata plumbea
  • Agostino
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Rino

Un luogo comune, ma ben frequentato dai fotografi da sempre. Ottime foto.

agostino

  • Agostino
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Sardosono

Citazione di: agostinoScanno in giornata plumbea
Bellissime cromie, molto delicate, unite ad una restituzione realistica della scena (cosa non facile con una luce piatta) 😎😎😎
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

agostino

  • Agostino
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

edecapitani

Molto belle, hai tratto il meglio dalla giornata plumbea. La prima ha un'inquadratura perfetta per i miei gusti.
  • Enrico
     

agostino

Visto l'apprezzamento, allargo il campo con l'eremo di S.Domenico del vicino paese di Villalago
  • Agostino
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Rino

Citazione di: agostino il Sabato, 08 Novembre 2025, 13:14:20Visto l'apprezzamento, allargo il campo con l'eremo di S.Domenico del vicino paese di Villalago

Credo che Antonello potrà scrivere interessanti considerazioni da questo mio commento. Conosco benissimo il posto, ma non l'avrei ma riconosciuto dalla tua foto senza il titolo ed il commento. Non so se è un pregio o un difetto (se non si riconosce un posto super fotografato è un pregio e sei stato originale o è un difetto?), ma la foto mi piace e questo è l'importante!

agostino

A Rino:
Quando ho scattato ero interessato tecnicanente ed esteticamente ai colori, alla tenuta della leggibilità alte luci, al rapporto tra le linee e i volumi. Intendo: ho visto e ho detto: mi sembra tutto ben in armonia. Non pensavo al santuario in sé.


Mi hai fatto venire una idea
- scattare foto di per sé significative in luoghi noti che non siano però l'oggetto della fotografia.
- al "lettore" dovrebbe arrivare la gradevolezza della foto con un retropensiero del tipo " so dove è stata scattata questa foto" o "il posto mi sembra nota ma..."

Ovviamente non è il gioco dell'indovinello ma l'obiettivo è quello di produrre 2 sollecitazioni diverse e in parte indipendenti.
  • Agostino
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Sardosono

Citazione di: RinoCredo che Antonello potrà scrivere interessanti considerazioni da questo mio commento. Conosco benissimo il posto, ma non l'avrei ma riconosciuto dalla tua foto senza il titolo ed il commento. Non so se è un pregio o un difetto (se non si riconosce un posto super fotografato è un pregio e sei stato originale o è un difetto?), ma la foto mi piace e questo è l'importante!

Beh, sì, l'argomento è tutt'altro che banale e potrei parlarne per delle ore, e in effetti molti anni addietro ne parlai per oltre un'ora abbondante in un seminario sulla didattica liceale, dove ebbero la cattiva idea di lasciarmi libero di scegliere l'argomento del mio intervento, e così ciò che presentai aveva per titolo "LA SOGGETTIVITÀ DELL'OGGETTIVITÀ", nel quale portai come esempio proprio l'ambito fotografico (con tanto di diapositive proiettate a parete, roba ormai d'altri tempi...)

Comunque tranquilli, nell'esporre la mia opinione mi limiterò ad con una considerazione, veloce ma ben consistente.

In sintesi: la questione dipende soltanto dall'intento fotografico dell'autore dell'immagine.

Prima però una breve ma necessaria PREMESSA: per "intento fotografico" si intende unicamente la trasposizione in ambito fotografico dell'intento artistico in generale, ossia "la causalità interiore che sospinge l'autore e che ne determina la finalità dell'opera", causalità che può essere soltanto una delle tre seguenti

1) documentazione (intento informativo / oggettivo)
2) interpretazione (intento espressivo / soggettivo)
3) manifestazione (intento liberatorio / soggettivo)

Normalmente cito soltanto i primi due ed ignoro completamente il terzo, sia perché è più che altro materia per strizzacervelli, sia perché trova scarsa o nessuna rilevanza in ambito fotografico essendo difficilmente applicabile.

In ogni caso, è fondamentale rilevare che i tre intenti sono assolutamente incompatibili (e pertanto immiscibili) tra loro, nel senso che la presenza di uno esclude tassativamente gli altri due.

Non approfondiamo oltre, e dunque fine della premessa.

E adesso veniamo ai miei due centesimi sull'argomento.

Detto questo, è chiaro che se l'intento del fotografo è "espressivo", allora la riconoscibilità o meno del posto è del tutto irrilevante; anzi, se non risulta riconoscibile neppure da chi già ben lo conosce, significa che l'autore ne ha colto un aspetto non soltanto soggettivo, ma anche (almeno in parte) originale, il che è certamente una qualità positiva.

Ma in ogni caso, anche se l'intento del fotografo è di natura oggettiva / informativa, la riconoscibilità del posto NON è comunque necessaria (né tantomeno richiesta), perché il documentare in sé non implica la riconoscibilità, a meno che non sia specificamente richiesta.

Ergo, soltanto nel caso in cui l'intento del fotografo fosse di natura STRETTAMENTE oggettiva, ossia "documentare" un luogo al fine di poterlo "riconoscere" (per esempio per una breve guida turistica), beh, allora è chiaro che la non riconoscibilità del posto sarebbe certamente una carenza dell'immagine, in quanto verrebbe a mancare la sua stessa finalità, come una foto segnaletica nella quale non fosse riconoscibile il segnalato!

Considerazione aggiuntiva "en passant":  nel caso della fotografia per documentazione, è evidente che i titoli (ma anche i sottotitoli e le eventuali descrizioni) sono sempre ben accetti è anzi spesso necessari, proprio per la natura stessa dell'intento informativo/oggettivo.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

agostino

Grazie a Rino e Sardosono per i contributi al top...al topic
  • Agostino
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)