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STAMPARE PRESSO NEGOZIO

Aperto da agostino, Martedì, 02 Ottobre 2018, 15:22:02

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agostino

Vi prego, un aiuto.

Non posso stampare da me, mi basta un laboratorio.

Saltiamo tutto il discorso dell'"allineamento" tra i vari PC per la resa che corrisponda a quello che ho visualizzato sul mio PC: farò varie prove e me la caverò.

Le domande:

Le stampe che mi vengono fornite sono su carta fotografica e immagino siano da proiezione del file a colori invertiti sulla carta sensibile. é questo lo standard dei laboratori?
Posso chiedere altro e di meglio, lasciando da parte Fine Art?

grazie

  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

Sono di coccio ma non ho capito bene cosa intendi stampare perché parli di PC e poi di carta fotografica...
Vuoi far stampare col digingranditore?  :wow:

agostino

Intendo dire che uno prepara le foto guardandole sul proprio monitor ma la stampa può non rispettare quello che hai visto sul monitor.  Allora, leggo, che se i monitor fossero tarati nello stesso modo si potrebbbe  ottimizzare la catena.

Io non ho capito come sono prodotte le stampe da lab, quelle che fanno nei comuni negozi. Oggi ho mandato dei file ad un lab professionale per una prova, sul sito parlano di stampa laser...
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

pacific palisades

Ah ok stampa laser, pensavo che con "carta fotografica" intendessi la carta fotosensibile.
Credo che in Italia l'unico che stampa file su carta fotosensibile sia Giulio Limongelli, che è a Bologna. Lo fa con uno strumento costruito da lui che ha chiamato il Digingranditore.


pacific palisades

No scusa come stampa Laser? proprio Laser dicono? Boh

agostino

Il lab si chiama Il colore, via tirso. Ha una lista di lavorazioni che mi sono perso.
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

agostino

Perso il cervello a capire cosa fare
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Sardosono

Veramente esistono anche alcune (poche) normali soluzioni commerciali, come il "DE VERE 504 DS DIGITAL ENLARGER", che non so quanto possa costare, ma è sicuramente più efficiente di una soluzione fai-da-te. Metto la brochure in allegato, per chi ha voglia di leggerla.
Congelare in una foto l'istante effimero ci permette di estrarlo dall'eternità, non tanto - o non soltanto - per documentarlo, quanto soprattutto per poterlo "ammirare" (anonimo sardo)

CORREDO FOTOGRAFICO IN COMPLETA RIDEFINIZIONE

pacific palisades

In questo articolo del 2005 si parla di 20.000,00 dollari e forse si riferisce al Devere 504 DS Digital Enlarger:
http://www.photorevolt.com/notizie/301/il_vecchio_ingranditore_stampa_il_digitale_o_forse_no

Ginni

Io ogni tanto stampo on line.
I costi sono molto bassi, 45 centesimi 20x30 su carta fotogrrafica, ovvero 60 20x30 a 27 euro consegna a casa tramite corriere.

Qualita non eccelsa consiglio di inserire una cornicetta bianca per evitare o controllare il ritaglio che spesso avviene.

In ogni caso è bello avere stampe se uno si accontenta.

EXCEL

Agostino non c'è una ricetta "magica", io stesso ho fatto diverse prove ed i risultati, a parità di soluzioni e di foto, possono cambiare da lab a lab. Magari un lab stampa foto che virano leggermente verso  il magenta, un altro leggermente sui toni freddi ecc... magari può anche piacere, ma io preferisco qualcosa di più neutro possibile rispetto a quello che vedo a monitor.

Alcuni lab consigliano di calibrare il monitor su un determinato punto di bianco, questo per avere un riferimento per la  stampa, ecco, più che altro mi limito a questo e ad esportare in jpeg sRGB. Per la luminosità guardo l'istogramma e vado un po' a esperienza, nel senso che se la foto è scura ed è giusto che sia così, valuto l'istogramma per quel che voglio ovviamente. Talvolta la foto può essere sottoesposta, ma molte persone sono così abituate ad avere la luce del monitor "sparata", che una foto sottoesposta ti può sembrare esposta correttamente.

Di solito, per alcune foto, spingo con un pizzico di esposizione (+5%), perchè comunque la carta è una superficie riflettente, non emittente come un monitor.

Non stampo in fine-art le mie foto personali e neanche i quadri di casa, ma il processo non cambia,  anche la carta può influire sulla resa, ci sono carte bianche, altre meno bianche, c'è la tela che assorbe molta luce e che quindi o usi foto vivaci e luminose, o devi lavorare il raw avendo in mente che lo stamperai su tela. 

Poi la fedeltà monitor-foto dipende anche dall'ambiente di visione. Non aspettarti di vedere la bella neve bianca che apprezzi a monitor, se di fianco hai una foto che stai osservando sotto una lampadina a luce calda.

Fai delle prove, usa carte diverse, diverse tecnologie, diversi lab... sbaglia, ripeti, migliori, perchè purtroppo bisogna farsi un minimo di esperienza.
www.roberto-monachello.com
Sigma SD15 + Sigma 18-200 C

Joserri

Ho una casa un po 'grande e decorata con foto fino a quattro metri, stampate in Fotodalia. Parlate con loro e loro vi inviano il profilo del colore. Ho una buona vista per il colore, dati i miei molti anni in laboratorio; e non ho mai fallito. Penso che stanno mandando tutta l'Unione. E non sono molto costosi.


https://fotodalia.com




  • Ric
     

KappaWu

Citazione di: agostino il Martedì, 02 Ottobre 2018, 15:22:02
Vi prego, un aiuto.

Non posso stampare da me, mi basta un laboratorio.

Saltiamo tutto il discorso dell'"allineamento" tra i vari PC per la resa che corrisponda a quello che ho visualizzato sul mio PC: farò varie prove e me la caverò.

Le domande:

Le stampe che mi vengono fornite sono su carta fotografica e immagino siano da proiezione del file a colori invertiti sulla carta sensibile. é questo lo standard dei laboratori?
Posso chiedere altro e di meglio, lasciando da parte Fine Art?

grazie

Ciao, ho letto tutti i tuoi post e secondo me non c'è soluzione valida se non quella di tarare il monitor.  Non è una cosa difficile, forse dispendiosa, ma alla lunga ripaga enormemente gli sforzi. Io di solito consiglio l'acquisto ai circoli fotografici di un calibratore come può essere l'X-Rite i1 Display Pro, non occorre calibrare il proprio monitor ogni giorno, ma almeno una volta "deve" essere fatto. Se hai un buon monitor non avrai problemi per un pò di tempo altrimenti anche dalla mattina alla sera puoi non avere una costanza di resa che vanifica qualsiasi taratura. Consiglio un acquisto collettivo, tra amici fotografi.  E così facendo non stiamo ancora lavorando nei binari della fine-art ma almeno siamo nella direzione giusta. Poi c'è il materiale di stampa: fino a poco tempo fa la carta sulla quale si stampavano le classiche foto da minilab era la stessa che si usava da decenni, cioè veniva  esposta con la luce e si sviluppava con i chimici. In questo caso l'esposizione del file è data da un fascio laser, luce Led che come uno scanner (al contrario) espone la carta pixel per pixel, oppure più banalmente si ingrandisce otticamente un mini schermo televisivo col nostro file e lo si proietta sulla carta fotosensibile. La resa di questa tecnologia è buona per quanto riguarda una resa fotografica, cioè ci trasforma i file in immagini piacevoli ma ... se vogliamo che tutto questo rientri in una ottima riproducibilità di quello che abbiamo fotografato, ti devo dire che sono altre le strade da percorrere. Già il tipo di carta ha degli sbiancanti ottici e, specialmente col bn, avrai delle dominanti anche solo cambiando il tipo d'illuminazione ambiente.  La chimica poi ha dei parametri di riferimento ma ci sono dei valori che cambiano anche nella stessa giornata e il risultato può cambiare anche in breve tempo. Naturalmente ci sono dei sistemi di taratura che ti danno la possibilità di rimanere entro un certo range ma le tolleranze sono molto ma molto più lontane da quello che puoi ottenere col sistema a getto d'inchiostro ... o a sublimazione come consiglia Italo, mi pare.
Scusa la divagazione. Se hai il monitor tarato, hai la possibilità di interfacciarti con qualsiasi stampatore professionale perché gli strumenti si basano non su valutazioni "occhiometriche" ma hanno una base comune, si possono chiamare x-rite, ragnetti o come ti pare ma la tecnologia è volta a non avere incertezze su quello che viene misurato.  Poi, naturalmente, sta nella correttezza di chi riceve il file mantenere in linea la stampante con quello che si vede a monitor, cioè su carta devo avere la stessa visione di ciò che vedo a monitor.  Se adotti questi accorgimenti vedrai che puoi stampare dove vuoi e che le differenze (e sta sicuro che ci saranno) non saranno così eclatanti.

Joserri


Mi perdonate, e grazie, ma o si tratta di Spam o non sapete di cosa state parlando. Il monitor è uno strumento basato sul nero, su cui si accendono le luci rosse, verdi e blu. Una stampa si basa sullo schema opposto, cioè su uno sfondo bianco che sottrae e per questo viene chiamata sintesi sottrattiva. I colori primari della carta sono il YMC (Giallo, Magenta e Cyan), più nero per ottenere gli inchiostri.


Notte!  :)

  • Ric
     

KappaWu

Ok. Diciamo che un monitor tarato e impostato con una luminosità di circa 70 candele, si ha una ottima “approssimazione” di quello che si potrà vedere su una stampa illuminata a dovere. 

agostino

Grazie a TUTTI. Inizierò a inviare file a vari lab e in un paio di mesi cerco di orientarmi. Spero che il topic sia utile anche ad altri.
Vi aggiorno
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)

Lorenzo F.

@Joserri
Il quesito è rivolto un po' a tutti, nel senso che inviare un file per la stampa vuol dire prestare il fianco ad una divulgazione dei file non voluta ma prevista nelle note scritte in piccolo ed accettare nel momento dell'invio del file.
Quindi oltre che un mero problema di fedeltá nella stampa, si pone anche il problema della divulgazione non desiderata Delle opere.
Quindi quali sono i laboratori che offrano servizi online e che siano sufficientemente seri e competenti? In quest'ottica credo che il numero di riduca e valga la pena verificare prima.
{[(1:1:1) + (1:1:4)] /3} > 33% = True
SX70-Sd10-SdQ-XH1 ed altre cosucce varie.

Non sapere chi siamo è grave. Non sapere cosa si voglia è rischioso. Non capire con chi si stia parlando può rivelarsi drammatico.
M.Villani

agostino

Ad un primo confronto ad armi pari (stampe 10 x 15) con metodo standard/carta chimica, il lab professionale rispetto al negozietto sotto casa che manda al grande lab vince senza pietà. La resa dei colori è ottima, la fedeltà alla mia versione è da me meno valutabile perché il mio pc, vecchiotto, tende ad azzurrare le immagine e il recupero di una cromia più bilanciata sulla stampa mi sembra rappresenti bene la scena rappresentata. Ora aspetto 2 stampe 20 x 30 della stessa immagine, una con lo stessa tecnica l'altra in stampa fine art.
Poi allargo l'esplorazione lab
  • Agostinocantastorie?
     
Sigma SD Quattro + 18-35 Art; Fuji XE1 + Fujinon 18-55 mm + Touit 12 mm; Contax g2 + 28+ 45 +90 mm.
(Al momento silenti: Yashica fx 3 2000 e Contax aria + contax 35mm f2,8 +contax 50 mm 1,4 + contax 80-200 f4)